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Napolitano: «Ho trasmesso a Obama le preoccupazioni di Putin»

Le preoccupazioni del presidente russo sull' accordo Ue-Ucraina «esposte a me dal presidente Putin nel corso della sua ultima visita a Roma, nel 2013, io le avevo a sua volta rappresentate a diversi interlocutori importanti. Tra questi, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama»

Le preoccupazioni del presidente russo sull'accordo Ue-Ucraina «esposte a me dal presidente Putin nel corso della sua ultima visita a Roma, nel 2013, io le avevo a sua volta rappresentate a diversi interlocutori  importanti. Tra questi, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama». Lo afferma il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano in un colloquio con il Corriere della Sera.

«Mi pare - dice Napolitano -  che, nel colloquio con il Corriere, il presidente Putin abbia confermato l' apprezzamento per la particolare sensibilità dimostrata dall'Italia nella crisi insorta nei rapporti tra Europa, Russia e America per effetto del confronto sull'Ucraina. In realtà ha ribadito una posizione di non-ostilità all'intesa ricercata dall'Unione Europea con l'Ucraina per un ampio accordo di partnership, ma ha riaffermato le ragioni del forte dissenso russo per essere stato il suo Paese escluso da ogni consultazione su un accordo con l'Ucraina che non poteva non avere ripercussioni notevoli, appunto, anche sul sistema dei rapporti economici tra Russia, Ucraina ed Europa».

«L'essenziale di ciò che Vladimir Putin ha dichiarato al Corriere della Sera - sottolinea Napolitano - mi pare riguardi il valore dell'accordo di Minsk e la necessità che tutte le parti lo rispettino. Importante, poi, è anche il significato che il presidente ha attribuito all'incontro di Sochi con il segretario di Stato americano, John Kerry, circa i problemi e le sfide che la Russia conferma di voler affrontare in termini di cooperazione con l'Europa e gli Stati Uniti».

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