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Ficarra, Picone e gli amici: risate e gol di solidarietà

Ieri sera l'atmosfera era quasi pazzesca per l'ossigeno di passione, di colori, di bambini che riscattava un calcio pieno di «mostri». in campo c’era gente che, fondamentalmente, si divertiva facendo anche del bene

Foto di Tullio Puglia

PALERMO. Squadre con calciatori veri e improvvisati, circondate da tifosi che non devono esercitarsi nella gestione dell'ansia, perché a loro basta solo un corso accelerato di divertimento. Qui il fair play non va in frantumi, qui siamo al «Barbera», per il calcio, un altro calcio, però: quello che non importa il risultato perché qui vincere è solo una parte della battaglia. La vittoria vera è quella Tac che renderà più lievi le cure dei piccoli ospiti dell'Ospedale dei Bambini, come ha spiegato Giovanni Migliore a Pif in un video. Lo strumento è stato acquistato con l'intero incasso dall'Associazione Maredolce di Salvo e Valentino e l'assegno, anzi l'«assegnone» è stato consegnato dal «postino» Marcello Mordino, Fic&Pic l'hanno firmato: tra incassi e donazioni la cifra è di quasi 255 mila euro, il macchinario - che sarà consegnato entro il 5 agosto - è costato 171 mila euro, con il denaro risparmiato si acquisteranno altre apparecchiature. Non è una vittoria questa? Qui, per una volta, c'è l'altro calcio perché - diciamolo - mai s'è vista a Palermo, in Sicilia, in Italia, una partita senza biglietti omaggio, neppure per le categorie più scroccone che esistano, quella dei politici e relativi portaborse, e dei giornalisti.

Ieri l'atmosfera era abbastanza pazzesca per l'ossigeno di passione, di colori, di bambini che riscatta il calcio pieno di mostri. Questo non significa che in campo ci siano state delle signorine di buona famiglia: c'era gente che lottava, che gridava, che puntava il dito ma che sostanzialmente si divertiva. Come fanno questi calciatori a non ispirare simpatia? Vecchi campioni o vite da mediano, giovani promesse, artisti saltimbanchi. Come in un lungo preliminare prima dell'incontro, dal palco sistemato ai piedi della curva sud, siamo stati accarezzati dalla speranza delle parole di Biagio Conte, cadenzati dalla musica di Caotica, Othello, Tre Terzi, A noi ci piace vintage e Tony Colombo, introdotti da Massimo Minutella, «bravo presentatore» della serata. I due capitani mettono via i microfoni e si travestono da calciatori. Gli oltre ventiduemila sugli spalti sono in moto già da tempo quando entrano in campo la Fanfara dei Bersaglieri e quella dei Carabinieri: inno, e le formazioni scendono in campo. Il calcio d'inizio parte dal piede di Giusy Ferreri: Franco Paleari, portiere del Palermo degli anni ’80, difende la porta dell'Atletico Salvuccio, Ciro Chimento quella del Real Valentino. Subito fuori Picone - è o no uno dei Nati stanchi? - sostituito da un «vecchio» rosanero, Vito Chimenti; nell'Atletico lascia Paride Benassai ed entra Aldo Baglio, che segna l'1-0. ù

«A noi ci piace Vintage», attaccano con Mamma mia! e non si capisce se è un'esclamazione che scaturisce dal gioco che si vede in campo. Costante la girandola di cambi per far rifiatare i giocatori più stanchi e dare la possibilità a tutti di giocare. Segna il capitato di un tempo, Eugenio Corini: 2-0. Capovolgimento di fronte e «Paletta», nel giorno del suo compleanno (nell'intervallo ha spento le candeline), si fa battere da Giacomo Tedesco: 2-1, Tanino Vasari firma il 3-1. È un attimo e, udite udite, Ficarra mette dentro il 4-1 e viene sepolto dagli abbracci dei compagni. Un rigore per l'Atletico: segna Manfredi Borsellino e il punteggio si fa tennistico, 5-1. Va fuori un pezzo de «la meglio gioventù», Gigi Lo Cascio, ancora qualche minuto va in campo Francesco Scianna e via via sostituendo. Arriva l'intervallo liberatorio per molte facce stravolte, mentre i Tamuna sono sul palco. Nel secondo tempo una magia del Mago Forest rimanda in campo Picone che segna un rigore ed esce: 5-2, mentre tocca a Vasari segnare il sesto gol e non poteva non far gol Totò Schillaci, 6-3, sempre per l'Atletico Salvuccio.

Se vi interessasse ancora il risultato finale, annoteremo che l’Atletico Salvuccio ha stracciato il Real Valentino per 10-5. Ma ieri sera nessuno ha perso, hanno vinto tutti: nessuno dei protagonisti ha muscoli di seta ma cuore, sì. La festa finisce, tra O’ sole mio e Acqua azzurra acqua chiara, la Tac arriverà presto e Fic&Pic sono già in aereo verso Toronto dove, all'Italian Contemporary Film Fest, sbarcheranno le pensionate di Andiamo a quel paese.

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