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Esplosioni in Turchia, 4 morti e 350 feriti: sospetto attentato

Il ministro dell'Energia Taner Yildiz ha escluso l'esplosione accidentale.I feriti sono almeno 350, diversi in condizioni critiche. Si fa strada la pista dell'attentato

ISTANBUL. Una esplosione di cui non sono del tutto chiarite le cause ha fatto almeno 10 feriti e provocato scene di panico nella folla che attendeva l'intervento del leader del partito curdo Hdp Selahattin Demirtas a Diyarbakir, ieri nell'Anatolia sud-orientale. Sale ancora il bilancio delle esplosioni al raduno del partito filo-curdo Hdp, nella Turchia sudorientale, a 2 giorni dalle elezioni. Secondo l'agenzia curda Fiat, i feriti sarebbero circa 350. Risultano confermate al momento 4 vittime.

Negli ospedali della città decine di persone hanno donato il sangue ieri sera. Secondo alcuni testimoni, la prima esplosione sarebbe avvenuta in un cestino della spazzatura, la seconda in una centralina elettrica poco distante. Il ministro dell'Energia Taner Yildiz ha escluso l'esplosione accidentale.I feriti sono almeno 350, diversi in condizioni critiche.  Si fa strada la pista dell'attentato dopo che il ministro dell'Energia ha escluso l'esplosione accidentale. La manifestazione è stata annullata ma molti giovani curdi sono rimasti e si sono scontrati con la polizia, mentre molti abitanti protestavano battendo su pentole alle finestre.

Il leader del partito curdo Selahattin Demirtas ha definito le esplosioni a Diyarbakir pochi minuti prima del suo comizio «un attacco». «I poteri dietro a questo attacco - ha detto parlando dal suo quartier generale, saranno, spero, scoperti». Ed ha lanciato un appello alla calma ripreso anche dal premier Ahmet Davutoglu. «Ai fratelli di Diyarbakir», il premier ha chiesto di «non cadere nelle provocazioni».«Qualsiasi cosa ci sia dietro alle esplosioni - un
incidente, un attentato, una provocazione - indagheremo».

Una delle vittime delle esplosioni che hanno colpito oggi il comizio elettorale del partito curdo Hdp a Diyarbakir aveva 16 anni, un'altra ne aveva 20, secondo l'agenzia Dogan, che parla anche di diversi fra i circa 350 feriti in condizioni critiche. Subito dopo le due esplosioni, la manifestazione è stata annullata, ma un folto gruppo di giovani militanti curdi ha deciso di restare, e si è scontrato con la polizia, che ha tentato di disperderlo. Sono volati sassi e gli agenti hanno risposto con lacrimogeni e idranti. E mentre in piazza avvenivano i tafferugli, molti abitanti di Diyarbakir hanno fatto sentire la loro protesta percuotendo pentole e coperchi da finestre e balconi.

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