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Wind Music Awards, festa della musica apre l'estate 2015

Vanessa Incontrada

VERONA. Una festa coesa per i 12 mila quella targata Wind Music Awards all'Arena di Verona che per il nono anno consecutivo ha premiato gli artisti che sono riusciti a superare la soglia delle 25 mila copie vendute, raggiungendo alcuni anche il traguardo del disco di platino e del multiplatino.

Wma, trasmesso in diretta a Rai 1, ne ha 'incoronati' 32 tra cantanti e band che hanno dato vita alla più riuscita e per ora unica festa della musica (televisiva) di questa stagione. Non solo sono state celebrate le hit più recenti, ma anche quelle d'antan che la maggior parte dei giovani stipati sulle gradinate dell'anfiteatro romano hanno solo conosciuto grazie alla discoteca familiare, visto che i più non erano nemmeno nati quando Gianni Morandi portava al successo «C'era un ragazzo che come me...», e anni dopo Claudio Baglioni interpretava «Strada facendo». I due 'vecchi' della musica italiana (50 milioni di dischi venduti da ciascuno) hanno voluto regalare questi due successi che hanno avuto dai 12 mila un coro d'eccezione, e perfettamente intonato. Stessa sorte è toccata a Nek che ha rispolverato con maestria «Se telefonando» riportando la mente indietro di una cinquantina d'anni fa la voce splendida (come sempre) di una giovane (e ancora televisivamente presentente) Mina.

Oppure con la gucciniana (ma portata al successo dai Nomadi) «Dio è morto» snocciolata con ritmo decisamente convincente da Gianna Nannini, o la tenchiana «Ciao amore ciao» nell'esecuzione di Bianca Atzei e Alex Britti. Per il resto la scaletta non è stata da meno visto che sul palco sono passati, tra gli altri, Biagio Antonacci, Biondi, Gigi D'Alessio, Francesco De Gregori (che ritornerà in Arena a settembre per celebrare i 40 anni di Rimmel), Lisa, Marco Mengoni, Modà, Negrita, Subsonica, Fiorella Mannoia (anch'ella in Arena a settembre ma per i 46 anni della sua carriera).

Standing ovation per i tre ragazzi, ormai internazionali del Volo che hanno sfidato, vincendo, riportando in auge un ritmo classico sintetizzato nel «Grande amore» con cui hanno vinto a Sanremo. «Questa - hanno detto i tre giovani artisti - è la prova che il nostro genere non è vecchio, ma è un vintage che non passa mai di moda». Boato dell'intero anfiteatro anche per Ligabue (tre i premi per lui), Tiziano Ferro ed Eros Ramazzotti, in procinto di ripartire per l'avventura live negli stadi italiani. I Wind Music Awards sono stati anche l'occasione per dissipare il rancore tra Ramazzotti e Luca Barbarossa protagonisti di uno screzio in occasione dell'ultima partita del
cuore.

Pace decisamente fatta tra i due quando sul palco è apparso, a sorpresa, Barbarossa che si è incaricato di premiare il collega per gli album «Eros 30» e «Perfetto». Pagina di alto lirismo musicale nell'omaggio a Pino Daniele, scomparso lo scorso gennaio, con interpretazione di «Napule è» uscita dall'impeccabile voce di Emma, vestita con abito da sera bianco, seduta su uno sgabello la vincitrice di Sanremo 2012 non ha nascosto l'emozione, fattasi più intensa quando è stato consegnato ad Alessandro Daniele il premio dovuto a suo padre, Pino, per l'album «Nero a metà special edition».

A consegnarlo Mannoia, Francesco Renga, Elisa, Mario Biondi, artisti che erano con Pino nel live proprio sul palco dell'Arena. Per il resto, tutto da copione, che ha confermato l'affiatamento di una coppia ormai supercollaudata di presentatori come Vanessa Incontrada e Carlo Conti che non ha ancora deciso se ripresenterà il Festival di Sanremo. Assenti, non giustificati, Vasco Rossi, Jovanotti, Nicolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Cesare Cremonini, Paolo Conte, Carmen Consoli e The Kolosser che sono stati menzionati, giustamente, per avere anch'essi venduti migliaia di copie (per Vasco anche l'album più venduto dell'anno).

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