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Roland Garros, nella finale femminile la Safarova sfiderà Serena Williams

Serena Williams

PARIGI. Saranno Serena Williams e Lucie Safarova a contendersi il trofeo al Roland Garros, mentre è sfumato il sogno di Simone Bolelli e Fabio Fognini, battuti in semifinale dai gemelli Bryan, di conquistare un secondo titolo Slam dopo quello - storico - vinto in gennaio agli Australian Open.  La numero 1 del tennis mondiale - che ieri aveva eliminato  Sara Errani, unica approdata ai quarti dei sei italiani e delle sei italiane al via - ha ceduto un set a Timea Bacsinszky, ma, ritrovata grinta e concentrazione, si è poi imposta in rimonta, superando anche la tosse e il raffreddore che la tormentavano:  4-6 6-3 6-0 il punteggio in favore della 33enne statunitense. Alla svizzera, più giovane di otto anni e 23 gradini più giù nel ranking, resta la consolazione - magra, a giudicare dalle lacrime versate a fine match - di aver giocato la sua prima semifinale Slam. Del resto, pur contro una Serena influenzata, pochi avrebbero pronosticato per lei la prima finale. Sabato, tra la Williams e il terzo titolo (alla terza finale) sulla terra rossa parigina dopo quelli del 2002 e del 2013, il 20/o in un torneo 'major', ci sarà una rampante mancina ceca di 28 anni. Che, dopo aver fatto fuori negli ottavi la Sharapova, campionessa in carica (oltre che nel 2012) e numero 2 del mondo, oggi si è presa il lusso di eliminare anche la n. 7, e campionessa nel 2008, Ana Ivanovic. In vantaggio 5-2 nel primo set, la 27enne serba ha perso cinque game di fila. Nella seconda frazione, la Safarova ha fallito un match point sul 5-4. Ma la reazione della bella Ana - alla quale oggi non è bastato il tifo del fidanzato Bastian Schweinsteiger, centrocampista del Bayern Monaco e della Nazionale tedesca - è stata un fuoco di paglia, e la n. 13 del ranking è volata, con un doppio 7-5, alla sua prima finale Slam. Raggiunta senza cedere un set. Le precedenti otto sfide con Serena le ha perse tutte, e il pronostico appare blindato. Però, mai dire mai... Un doppio 6-3 ha posto fine alla bella avventura di Bolelli e Fognini, primi italiani campioni in uno Slam dopo Pietrangeli e Sirola nel 1959 proprio al Roland Garros. Li ha fermati la coppia n. 1 del mondo, i 37enni gemelli statunitensi Bob e Mike Bryan, che già li avevano sconfitti in finale a Montecarlo in aprile. «Peccato, perchè se gestivamo meglio il primo set senza commettere un paio di errori banali forse il match sarebbe andato diversamente», commenta Fabio. «Perdere il primo set è stato decisivo», concorda Simone.

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