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Voto di scambio, terremoto all’Ars: Caronia e Gargano sostituiranno Dina e Clemente

PALERMO. L'Udc prende le distanze da Nino Dina, i grillini invocano l'azzeramento dei posti di vertice all'Ars. Ha già provocato un terremoto l'inchiesta che ha portato ai domiciliari il presidente della commissione Bilancio dell'Ars e il deputato Roberto Clemente (Pid).

La deputata grillina Valentina Zafarana ha invocato di buon mattino via Facebook l'inevitabile cambio di presidenza della commissione Bilancio. “È una carica che va ricoperta da persone integerrime e limpide". I grillini rivendicano la presidenza della commissione da cui passano tutte le leggi sui finanziamenti regionali e di pomeriggio lanceranno in conferenza stampa la loro campagna Operazione Parlamento Pulito.

Crocetta rilancia invece l'emergenza legata alla questione morale: "È giusto che la magistratura là dove accerti violazioni di legge e reati svolga la sua azione con durezza. Non conosco l'inchiesta, ma amareggia che esponenti del Parlamento siciliano siano coinvolti in vicende di voto di scambio addirittura con ambienti mafiosi. Più volte ho sollevato il tema del rapporto, che ancora continua, tra mafia e alcuni settori della politica e dell'economia - aggiunge Crocetta - Ci sono personaggi che fanno parte del dibattito pubblico collettivo rispetto a pratiche politiche non chiare e dei quali parla anche la stampa democratica con riferimento ad affari loschi, come per esempio le pressioni sulla vicenda dei precari ex Pip".

Dina è un deputato della maggioranza che sostiene Crocetta. Eletto nell'Udc. Il partito di Gianpiero D'Alia ha però preso le distanze dal deputato finito agli arresti ricordando col segretario Giovanni Pistorio che "Dina si è auto sospeso dal partito il 24 settembre quando furono diffuse notizie che riferivano di un suo coinvolgimento in un'altra inchiesta. Alla luce dell'inchiesta odierna quella decisione, in combinato con il codice di autoregolamentazione del partito, è confermata. Quindi Dina è fuori dall'Udc".

È il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, anch'egli dell'Udc, invita a "separare l'immagine è il ruolo dell'Ars dai comportamenti penali e morali dei singoli. Sono sempre più convinto che le inchieste siano dovute e necessarie, nell'interesse delle stesse istituzioni politiche, per fugare tutte le ombre e individuare le responsabilità penali che sono sempre personali".

Intanto si apre la partita per la sostituzione dei due deputati agli arresti. A Dina subentrerà Tommaso Gargano, primo dei non eletti dell'Udc. A Clemente subentrerà Marianna Caronia. Ma serve prima una dichiarazione di sospensione dalla carica che dovrà fare la Presidenza del Consiglio dei ministri. Dina e Clemente riavranno il seggio se verranno rimessi in libertà. Nell'attesa la commissione Bilancio verrà guidata dal vicepresidente Vincenzo Vinciullo (Ncd).

 

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