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Per 42 minuti sott’acqua, ragazzo salvato con procedura estrema

MILANO. Rimasto sott'acqua per 42 minuti, le sue condizioni erano disperate, ma i medici rianimatori del S.Raffaele lo hanno salvato con una procedura estrema di assistenza meccanica con circolazione extracorporera. Il protagonista è Michael, 14 anni, che il 24 aprile si era gettato nel Naviglio, a Castelletto di Cuggiono, con 4 amici. Lui era però rimasto intrappolato a 2 metri di profondità e le acque torbide avevano ostacolato i soccorsi. Dopo 42 minuti, in arresto cardiaco, è stato portato a riva dai vigili del fuoco.

Portato d'urgenza al S.Raffaele, i medici rianimatori hanno tentato una procedura estrema di assistenza meccanica con circolazione extracorporera. Ma la ripresa è stata lenta e lunga. Oggi la comunicazione di Alberto Giangrillo, direttore dell'anestesia e rianimazione del S.Raffaele, alla presenza dei genitori: Michi sta bene, solo la gamba destra sotto il ginocchio è stata sacrificata, per un problema di perfusione sanguigna.

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