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Agueci sul Giornale di Sicilia: «Cosa nostra rimane prospera se le istituzioni sono inefficienti»

«Tommaso Buscetta la definì come l’antiStato. Io aggiungo a questa valutazione, proveniente da un collaboratore di giustizia tra i più autorevoli di sempre, che è un’organizzazione criminale che storicamente prospera grazie all’assenza dello Stato». Lo dice, in un’intervista sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, Leonardo Agueci, dal 2009 procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. «Quanto più lo Stato, le istituzioni sono assenti, tanto più la mafia si sviluppa. Quando invece avviene il contrario, quando cioè lo Stato c’è, Cosa nostra segna battute a vuoto».

Ma ecco le altre interviste oggi sul Giornale di Sicilia:

- Cantone: «Corruzione, ora la nuova legge sugli appalti»

- Montenegro: «Quanti nuovi poveri in fila per chiedere pane e medicine»

- Pottino: «Agricoltura isolana in crisi, cala l’export»

A pagina 6, invece, il commerciante-giornalista Francesco Massaro, fa un intervento dopo aver subito diverse rapine: «Salviamoci dai mafiosi dicendogli in faccia: io non pago il pizzo»

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