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Coppia cristiana bruciata viva in una fornace in Pakistan: 100 incriminati

Il processo dovrebbe iniziare oggi quando i giudici sentiranno i testimoni che hanno assistito all'orrendo delitto avvenuto lo scorso novembre.

ISLAMABAD. Un tribunale antiterrorismo di Lahore ha incriminato oltre 100 persone per aver picchiato e bruciato vivi una coppia di cristiani gettando i corpi in una fornace di mattoni. Lo riferisce oggi la tv Dunya News. Tra le vittime c'è anche il proprietario della fabbrica, Yousaf Gujjar, situata nei pressi della cittadina di Kot Radha Kishan, a sud di Lahore. Tutti i sospetti si sono dichiarati innocenti.

Il processo dovrebbe iniziare oggi quando i giudici sentiranno i testimoni che hanno assistito all'orrendo delitto avvenuto lo scorso novembre. Il 32enne Shehzad Masih e sua moglie Shama di 20 anni, che lavoravano nella fornace, erano stati accusati di blasfemia in seguito al ritrovamento presso la loro abitazione di alcune pagine bruciate del libro del Corano.

Una folla di musulmani provenienti da cinque villaggi li avevano sequestrati e tenuti in ostaggio per due giorni all'interno della fabbrica chiedendo loro di pagare una multa. Ma al loro rifiuto, dopo averli picchiati, li avevano spinti nella fornace dove si cuociono i mattoni.

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