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Servizio falso di Fabio e Mingo: a scoprirlo la Procura di Bari

BARI. Ad accorgersi che i due inviati baresi di Striscia la Notizia, Fabio e Mingo, avevano realizzato un servizio falso, è stata la Procura di Bari.

Il pm Isabella Ginefra ha inviato all'inizio di aprile agli studi Mediaset una richiesta di acquisizione di informazioni. Dopo la messa in onda di un servizio su un finto avvocato sono state avviate indagini sulla presunta truffa. Dall'esito degli accertamenti è emerso che si trattava di un attore. Mediaset ha quindi verificato che in effetti si trattava di un servizio falso.

Di qui la sospensione in diretta e due successive denunce per truffa, una a nome di Mediaset l'altra firmata da Antonio Ricci, depositate alla Procura di Bari.

Intanto, i due inviati sono stati licenziati via posta elettronica. Il rapporto tra Striscia la Notizia e i due (ex) inviati pugliesi Fabio e Mingo è stato risolto con una mail su carta intestata di Reti Televisive italiane. Il particolare viene reso noto dai due attori con una nota: "Una mail per mandarci a casa dopo 19 anni. Con una comunicazione inviata per posta elettronica, Reti Televisive italiane pretende di aver risolto il nostro contratto a far data dal 7 maggio 2015 accusandoci di aver realizzato un servizio 'precostituito e artefatto'".

I due ex protagonisti di Striscia hanno palesato una grande sorpresa anche perché tutte le richieste di incontro per replicare o chiarire la querelle sono state declinate: "Nell'esprimere incredulità e stupore per il trattamento che ci è stato riservato - conclude la nota - senza consentirci alcun diritto di replica e senza rispondere alle nostre reiterate richieste di incontro, ribadiamo la correttezza dell'attività svolta in questi anni esclusivamente come attori".

Fabio e Mingo, a Striscia dal 1997 con decine e decine di servizi contro malaffare pubblico e truffe di privati, sono stati prima sospesi con un videoeditoriale del Gabibbo nella puntata del 24 aprile e poi ufficialmente allontanati con un nuovo intervento in diretta del pupazzo rosso il 5 maggio scorso: in quest'ultima comunicazione è stato fatto riferimento a due servizi artefatti. "Cari spettatori - queste le parole del congedo del Gabibbo al tandem barese - parliamo di Fabio e Mingo e della loro redazione. Abbiamo acclarato che il caso di qualche tempo fa della maga sudamericana non esiste e anche il caso del falso avvocato era una messa in scena".

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