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Expo, fallimento padiglione BioCluster
La Regione: la Sicilia sospende le attività

PALERMO. La Regione sospende tutte le attività in corso e programmate per i prossimi giorni nel Bio Cluster Mediterraneo, il padiglione dell’Expo che mette insieme i paesi rivieraschi. È il colpo di scena che l’assessore alle Risorse agricole, Nino Caleca, ha annunciato dopo una giornata di fortissime tensioni.
Formalmente la decisione è stata presa da Dario Cartabellotta, il dirigente che ha curato il padiglione fino a ieri. Cartabellotta ha rilevato che «al progetto Cluster hanno aderito numerose aziende e territori che stanno subendo un danno economico e di immagine per tutto il tessuto produttivo siciliano».
I problemi sono noti da giorni. E la Regione li mette in fila nella nota ufficiale inviata ai vertici dell’Expo: manca la copertura della zona palco, manca la visibilità del padiglione, manca la segnaletica, non viene garantita la pulizia e soprattutto non c’è collegamento internet.
Per tutti questi motivi Cartabellotta rileva che «non ci sono le condizioni che consentono la regolare realizzazione del palinsesto delle attività». Da qui la decisione di «sospendere ogni attività dell'area comune sino a quando non saranno i risolti i problemi segnalati e i necessari atti a garantire la sicurezza degli operatori e visitatori».
La lettera di Cartabellotta è stata appena inviata al commissario generale di Expo, Giuseppe Sala, e al direttore Divisione partecipanti Stefano Gatti.
Fin qui il testo ufficiale. Ma Caleca ha aggiunto che «la decisione di Cartabellotta non è stato concordata nè con il presidente della Regione, nè con me e neppure con il coordinatore del comitato di controllo. E comunque non intendo sprecare i soldi pubblici». È il segnale che sul pagamento dei tre milioni dovuti dalla Regione all’Expo per la gestione dei locali ci sarà un braccio di ferro

Caleca aveva smentito il dirigente regionale che ieri aveva dichiarato di esser stato lui a chiedere l'istituzione di una commissione. "La gestione del Cluster Bio-Mediterraneo si è immediatamente rilevata carente sotto tutti i profili. La Commissione appena nominata, d'intesa con il presidente Crocetta, è innanzitutto una commissione ispettiva mai richiesta dal responsabile del Cluster Dario Cartabellotta".

"Il commissario Dario Cartabellotta non doveva assolutamente accettare la consegna del BioCluster incompleto il giorno prima dell'inaugurazione all'Expo e avrebbe dovuto sollevare una chiara contestazione. Non l'ha fatto: chi ha sbagliato ovviamente pagherà e non faremo sconti a nessuno". Così  il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, parole che fanno ipotizzare un imminente provvedimento. "Sulla responsabilità dei ritardi - aggiunge Crocetta - è stato già creato un comitato ispettivo che valuterà attentamente gli atti. Il Cluster non è gestito direttamente dal dipartimento Agricoltura, ma la gestione fa capo a Cartabellotta, che è stato nominato in quel ruolo dall'ex assessore all'Agricoltura Ezechia Reale".

"Il BioCluster - continua Crocetta - non è il Padiglione Sicilia, quest'ultimo funziona fin dal primo giorno, ci sono imprese che stanno esponendo realizzando anche buoni contatti, all'interno ci sono addirittura reperti archeologici di grandissimo livello e siamo fra i pochi, gli altri si limitano a esporre fotografie". "Il BioCluster - precisa Crocetta - è una iniziativa di gestione di un appalto per l'esposizione dei vari Paesi del Mediterraneo, la Sicilia aveva partecipato prima dell'insediamento dell'attuale assessore all'Agricoltura, Nino Caleca". E aggiunge: "Smettiamola con gli attacchi al Padiglione Sicilia, che non c'entra nulla, chi continua a fare confusione danneggia l'immagine della Sicilia".

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