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Terremoto in Nepal, più di 7.300 morti: stop alle scalate sull'Everest

Alcune spedizioni volevano continuare l'impresa ma le vie di salita sono inagibili

KATHMANDU. La stagione delle scalate sull'Everest è definitivamente chiusa dopo che è fallito l'ultimo tentativo di ripristinare le strutture distrutte da una valanga al campo base costata la vita a 18 alpinisti.

Lo riferisce The Himalayan Times. Un team di 'ice doctors', esperti nepalesi specializzati nell'attrezzare vie di scalata dei ghiacciai, ha detto dopo una riunione che "è impossibile" riparare le vie di salita. Un team di spedizione sudafricana era pronto a salire in cima sfruttando la 'finestra' di beltempo disponibile questa settimana. Quest'anno, il governo nepalese aveva concesso permessi a 358 alpinisti di 42 spedizioni per scalare l'Everest. Lo scorso anno la stagione era stata sospesa dopo che una valanga aveva ucciso 16 sherpa sopra il campo base.

Due repliche superiori a 4 gradi Richter. Intanto due repliche del sisma del 25 aprile di magnitudo superiore a 4 gradi Richter sono state registrate in Nepal nelle ultime ore. Lo ha reso noto il Centro sismologico mediterraneo europeo (Esmc).

La prima scossa, di magnitudo 4,1 è stata registrata dai sismografi alle 3:23 locali con epicentro a 53 chilometri ad est di Kathmandu. La seconda, invece, è avvenuta alle 7 locali. La magnitudo è stata di 4,3 e l'epicentro è stato localizzato a 68 chilometri ad est della capitale. In entrambi i casi non si segnalano danni gravi o vittime.

Il ministero dell'Interno nepalese, intanto, ha aggiornato oggi il numero delle vittime del sisma del 25 aprile indicando che i morti sono ora 7.365 mentre i feriti hanno raggiunto quota 14.365. Non esiste invece alcuna valutazione per i dispersi, che dovrebbero però essere ancora migliaia.

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