Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Trasporti, Delrio: "Entro giugno la legge approderà in Parlamento"

Con davanti due eventi come Expo e il Giubileo, «dobbiamo darci nuove regole, altrimenti per colpa di pochi rischiamo di giocarci delle straordinarie opportunità di rilancio del Paese»

ROMA.  Con davanti due eventi come Expo e il Giubileo, «dobbiamo darci nuove regole, altrimenti per colpa di pochi rischiamo di giocarci delle straordinarie opportunità di rilancio del Paese». Anche perchè «quanto accaduto martedì a Milano, con la città paralizzata per più di mezza giornata a
causa dello sciopero improvviso dichiarato da una sola sigla sindacale, non è più tollerabile». Lo afferma Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in un'ampia intervista pubblicata in prima pagina dal Messaggero.

«È grave - sottolinea - che una minoranza, peraltro poco numerosa, condizioni la vita di una città quando la stragrande maggioranza dei lavoratori ha opinioni diverse. Noi rispettiamo tutti, ma non possiamo accettare che a pagare siano sempre i più deboli». Quanto alle nuove regole, Delrio spiega che
«l'argomento è oggetto di discussione con le Authority competenti». Tra le ipotesi in esame «si va dalla revisione della legge sugli scioperi a norme più leggere». «Accettabile»,spiega, anche un referendum col 51% dei lavoratori per uno sciopero. «Maggioranze molto qualificate verrebbero chieste solo
in certe occasioni particolari».

Delrio garantisce che «entro la fine di giugno» il disegno di legge per riformare il trasporto pubblico locale «approderà in Parlamento». «L'obiettivo è rendere efficiente il servizio», a questo saranno finalizzati i tagli. Per combattere l'evasione sono previsti «sistemi integrati di vigilanza, come accade per la sosta nei parcheggi», «ma non su ogni mezzo». «Ma ci sono
altri modi per limitare questo fenomeno pernicioso». Ad esempio «i biglietti multiservizio, abbonamenti annuali che valgono sia per il treno che per i mezzi di città». «Non è previsto» invece che la riforma si occupi anche di Uber e di car sharing, «però quanto prima una regolamentazione andrà introdotta. Non ha senso fermare la nuova economia». Il cambio della guardia al Ministero? «Stiamo facendo cambiamenti all'interno», ma «non mi piace» l'espressione ''pulizia''.

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia