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In gravidanza no al latte bio o a lunga conservazione

LONDRA. Le donne in attesa di un figlio farebbero meglio a evitare il latte bio o quello a lunga conservazione (uht) durante la gravidanza. Lo sostiene una ricerca inglese in base alla quale entrambi questi prodotti manifestano una significativa carenza di iodio rispetto al latte intero normale.

La ricerca, realizzata dalla Università di Reading sotto la direzione di Ian Givens e pubblicata dalla rivista Food Chemistry, viene citata con evidenza oggi da vari giornali londinesi. Vi si legge che il latte uht e quello bio hanno rivelato un tasso di iodio di un terzo inferiore al latte normale. E lo iodio - avverte Givens - gioca un ruolo chiave nello sviluppo del cervello del bambino, specie nei primi mesi della gestazione. Altri studi, secondo il Times, hanno del resto dimostrato che madri il cui organismo presentava un deficit di iodio hanno poi dato alla luce figli con un tasso d'intelligenza e una capacità d'apprendimento inferiori alla media.

«La carenza di iodio - insiste Givens - dovrebbe essere un problema di salute del passato. Ma se non si controlla attentamente la situazione, rischiamo che si risvegli nel XXI secolo».

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