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Ernia, nuove protesi e consulti... social

ROMA. È il motivo per cui più spesso si finisce in sala operatoria: l'ernia addominale è la causa più comune di intervento chirurgico e ogni anno nel mondo vengono operati circa 7 milioni di pazienti, di cui 200 mila nel nostro Paese e in maggioranza per ernie inguinali. Ogni anno circa 75.000 italiani sviluppano un'ernia di questo tipo e sono circa 2 milioni gli adulti che teoricamente prima o poi ne soffrono, con una netta prevalenza di uomini: nel sesso maschile infatti il problema è circa otto volte più frequente rispetto alle donne. Per risolvere le ernie l'unica strada è la chirurgia e oggi finalmente arrivano le prime Linee Guida internazionali condivise dai massimi esperti del settore per la gestione di tutti i pazienti, dai casi meno complicati ai più difficili: realizzate in occasione della Prima Conferenza Mondiale sulla Chirurgia dell'Ernia Addominale, a Milano fino al 29 aprile, puntano sulla massima personalizzazione delle terapie possibile grazie alle nuove tecnologie, per una "chirurgia su misura" in grado di diminuire al minimo le complicanze, ridotte a meno dell'1 % dei casi, garantendo allo stesso tempo la massima efficacia. Per il prossimo futuro si punta alla chirurgia robotica per intervenire in casi selezionati, e sono in partenza anche esperienze di condivisione di referti ed esami tra medici su profili riservati di Facebook: i dubbi clinici potranno essere risolti con il confronto in tempo reale con colleghi esperti, per una chirurgia che diventa "social".

"Le ernie inguinali e addominali - spiega Giampiero Campanelli, Direttore dell'Unità Operativa di Chirurgia Generale e Day Surgery dell'Istituto Clinico Sant'Ambrogio di Milano e presidente della Conferenza Mondiale - sono provocate dalla fuoriuscita di una parte di un viscere dalla cavità addominale che di norma lo contiene, per i motivi più vari: oltre alla predisposizione familiare, sono fattori di rischio ad esempio gli sforzi prolungati e persistenti o gli interventi di chirurgia addominale. Accanto al gonfiore più o meno evidente dall'esterno, le ernie possono provocare dolore e fastidio; l'unico mezzo per risolverle è la chirurgia, che RIchiude la fessura attraverso cui fuoriesce il viscere applicando protesi che di fatto sono 'reti' capaci di contenere l'ernia e impedire che esca". Esistono reti in materiali sintetici non assorbibili o parzialmente assorbibili, che garantiscono ottimi risultati e un rischio molto basso di recidiva dell'ernia, e protesi dinamiche che assecondano la muscolatura della parete addominale per un risultato estremamente naturale.

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