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Speranza: "Confermo le dimissioni, le idee vengono prima delle poltrone"

«Ho avuto tanti deputati renziani che mi dicono di restare» e tra gli altri me lo hanno detto «Guerini e Orfini»

ROMA. «Confermo senz'altro le dimissioni, non ci sono stati fatti politici nuovi, mi sono dimesso perchè penso che le idee vengano prima delle poltrone». Lo afferma il capogruppo dimissionario del Pd Roberto Speranza a 'In 1/2h', su Raitre. «Ho avuto tanti deputati renziani che mi dicono di  restare» e tra gli altri me lo hanno detto «Guerini e Orfini» - continua Roberto Speranza, sottolineando però di «non aver sentito Renzi in questi giorni».

«La scissione sarebbe un errore enorme. Fuori dal Pd c'è il disastro e una foto non affidabile. Io voglio dare forza al Pd e credo nel Pd, non ho mai avuto in
testa di lasciare il Pd e sono convinto che questo orientamento sia quello della maggioranza ma che occorra fare una battaglia per non fare del Pd un partito indistinto». Ha aggiunto Speranza. «Penso che non sia figuraccia del governo, penso che Renzi non sapesse di questo e voglio pensare che Obama non fosse decisamente al corrente e non ci fossero condizioni di certezza su questa notizia. Forse avrei chiesto con maggiore forza agli Usa di fare chiarezza.»

«Io non sono mai stato antirenziano ma credo ci sia bisogno di più rispetto per Prodi e sarei più cauto su giudizi liquidatori. Il Pd non è solo Renzi, penso che tutte queste personalità (Prodi, Bindi, Letta) possono avere in testa UN Pd alternativo». «Mentre Camusso assume una distanza enorme dal Pd, nelle stesse ore Bondi vota il Def, e mi dicono che Verdini si stia avvicinando al Pd». Con questi esempi il capogruppo dimissionario del Pd Roberto Speranza  spiega come «il tema sia progetto del Pd. Io sono dell'idea che debba esserci un grande partito alternativo al centrodestra e non un partito della Nazione dove ci sia dentro tutto e il contrario di tutto».

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