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"Going clear", ecco il docufilm che smaschera Scientology

L'immagine che ne esce più devastata è quella del divo Tom Cruise

LOS ANGELES. Scientology messa a nudo. Vizi e nessuna virtù della cosiddetta organizzazione religiosa dei divi sono smascherati nel film docmentario «Going Clear:  Scientology, Hollywood and the Prison of Belief» diretto da Alex Gibney, in uscita in Italia il 25 giugno.  Il film, basato sull'omonimo libro del 2013 di Lawrence Wright, è una sorta di denuncia degli abusi e del potere economico dell'organizzazione che è spesso accostata ad una setta e che si serve dello status di non profit per evitare di essere tassata dal governo americano.  Le gole profonde di 'Going Clear' sono ex membri della chiesa fondata da L. Ron Hubbard. Tra questi il regista Paul Haggis, seguace per 35 anni finchè nel 2008 non decise di abbandonare l'organizzazione. Haggis ha raccontato di essersi unito da giovane in un momento in cui aveva una relazione amorosa travagliata e senti parlare di un'organizzazione in cui «se gli dai tutti i tuoi soldi - spiega lui stesso - faranno si che tutto sia possibile nella tua vità.

Ma nel film, l'immagine che ne esce più devastata è quella del divo Tom Cruise, con due matrimoni mandati all'aria probabilmente proprio da Scientology. Un ex membro, Mark Rathbun, sostiene infatti che l'attore gli ordinò di mettere sotto controllo il telefono dell'allora moglie Nicole Kidman. L'ordine venne nel periodo in cui la coppia passò un intero anno in Inghilterra per le riprese del film di Kubrick 'Eyes Wide Shut'. Secondo Rathbun pare che Cruise fosse preoccupato per la moglie e per questo decise di controllare le sue conversazioni telefoniche. Nel film Cruise, che tra le altre cose ha avuto il capo della chiesa David Miscavige come testimone di nozze sia con la Kidman che con Katie Holmes, appare quasi come un invasato mentre in sottofondo scorre la colonna sonora di 'Mission Impossible.  Nel film viene tirato in ballo anche John Travolta che pare abbia assistito senza muovere un dito agli abusi sulla donna che inizialmente lo aveva avvicinato a Scientology. L'attore tuttavia ha completamente snobbato il film dicendo che non ha alcuna intenzione di vederlo, anzi in una difesa accanita del suo credo ha detto: «Non ho visto il documentario e non ho intenzione di farlo. Non ho avuto mai esperienza di tutto ciò che viene sostenuto dal sentito dire, quindi perchè dovrei affermare o condividere qualcosa che per me non vale? Non avrebbe senso, nè per me e nemmeno per Tom (Cruise, ndr) immagino». Intervistato da Tampa Bay Times, Travolta ha detto invece che la chiesa lo ha aiutato in varie tragedie personali, come la morte del figlio avvenuta nel 2009. «Sono passato attraverso tempeste che credevo insormontabili. Scientology ha fatto così tanto per me ed è così meravigliosa che non potrei mai pensare di attaccarla».

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