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"Io comunico salute", parte il progetto per promuovere stili di vita sani - Video

PALERMO. Si chiama “Io comunico salute”. E’ il progetto scuola per la promozione dei corretti stili di vita e dei comportamenti salutari che la Regione siciliana, mette in campo nell’ambito della campagna regionale sulla prevenzione della salute.

Il progetto scuola nasce da un protocollo firmato fra l’assessorato regionale alla salute rappresentato dal Dirigente generale Ignazio Tozzo, l’ufficio scolastico regionale rappresentato dal suo vertice Maria Luisa Altomonte e dalla società incaricata del piano di comunicazione. Il protocollo prevede la realizzazione di 9 incontri formativi, uno per provincia, nelle scuole scelte insieme all’Ufficio scolastico regionale.

Nei locali dell’Istituto Pietro Piazza (che sorge negli ex Mulini Virga) si è tenuto l’incontro di orientamento della terza fase che da il via al ‘progetto scuola’. A confrontarsi 18 dirigenti scolastici (uno di scuola secondaria di primo grado e uno di secondo grado per ciascuna provincia) con Maurizio Gentile, coordinatore dell’Osservatorio contro la dispersione scolastica dell’Ufficio scolastico regionale;  Lorenzo Maniaci Rup del progetto e responsabile dell’Area Formazione e Comunicazione del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico della Regione; Salvatore Siciliano responsabile dell’Unità Operativa Educazione alla Salute Azienda ospedaliera Villa Sofia – Cervello; Ignazio Tozzo dirigente generale del Dipartimento regionale attività sanitarie e osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato salute della Regione siciliana e Giovanna Perricone referente del progetto.

“Proprio la scuola è il momento essenziale per la formazione di un giovane – dice Maurizio Gentile dell’Ufficio scolastico regionale - dal quale partire per promuovere corretti stili di vita e procedere nella lotta alle vecchie e nuove dipendenze -. Occorre investire sui nostri giovani attraverso quegli adulti che sono responsabili della loro formazione e dunque iniziando dagli insegnanti. La nuova alleanza fra istituzioni di natura diversa come scuola e sistema sanitario è fondamentale per portare avanti una crescita della consapevolezza della salute non più soltanto come assenza di malattia ma come un corretto modo di stare nella società, come evitare le dipendenze e vivere in un complessivo e salutare equilibrio psico-fisico”.

“Si tratta di un progetto che riporta il giovane al centro – gli fa eco Giovanna Perricone referente del progetto – facendo si che il ragazzo sia protagonista della sua salute intesa in senso lato: dall’adozione di corretti stili di vita fino alla lotta ad ogni forma di dipendenza passando per il corretto rapporto sociale che si instaura proprio a iniziare dalla scuola”.

“Il progetto si articola in due macro aeree: la comunicazione in senso stretto – dice Lorenzo Maniaci, Responsabile Unico del procedimento - e proprio per questa abbiamo scelto come mezzo primario il web per raggiungere direttamente il nostro target che è giovanile. I primi risultati riscontrati ci dimostrano che la scelta è stata corretta visti i numeri assolutamente confortanti di like e adesioni; la seconda macro area è quella che inauguriamo con questo evento ovvero il ‘progetto scuola’ attraverso il quale contiamo di raggiungere il medesimo target stimolando i giovani alla partecipazione diretta e non solo mediata dal web”

“Il progetto di promozione della salute 2015 dell’Assessorato possiamo definirlo un piano a 360 gradi iniziato con la campagna per i corretti stili di vita e contro le dipendenze, proseguito con la promozione degli screening oncologici e che ora lancia la terza fase dedicata alla scuola – dice Ignazio Tozzo, Dirigente generale del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato Salute della Regione Siciliana -. Al mondo della scuola chiediamo una grossa mano per diffondere fin dalla formazione dei nostri giovani, corretti stili di vita, lotta alle dipendenze, anche quelle striscianti come il gioco d’azzardo che si insinua silente fra i ragazzi e non sembra mostrarsi, e soprattutto consapevolezza di sé. E’ proprio attraverso questo modo di concepire la salute non più e non soltanto come assenza di malattia che può farci fare il salto di qualità nella promozione della salute dei nostri conterranei di oggi e di domani”.

 

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