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Ancelotti spazza il tabù Simeone, gioia Chicharito e Real in semifinale

Dopo il pari dell'andata al Bernabeu il derby viene deciso da un gol a pochi minuti dallo scadere del messicano

L'attaccante del Real Madrid Javier Hernandez

MADRID. A due giri d'orologio dai supplementari il Real Madrid ha pescato il jolly con il gol di Javier 'Chicharitò Hernandez e si è qualificato alle semifinali di Champions per la quinta stagione consecutiva. All'ottavo incrocio, l'Atletico Madrid è stato battuto. La squadra di Carlo Ancelotti non ci riusciva dalla finale Champions della scorsa stagione. Poi in due partite di Liga, nella doppia sfida di Coppa del Re e nella finale della Supercoppa di Spagna la vittoria non era mai arrivata. La partita non è stata particolarmente emozionante. Nel primo tempo l'iniziativa è rimasta soprattutto tra i piedi del Real Madrid, spinto dai suoi tifosi che hanno riempito il Santiago Bernabeu. Le occasioni più ghiotte dei padroni di casa - privi di diversi uomini chiave: Bale, Benzema, Modric e Marcelo, quest'ultimo per squalifica - sono arrivate da un colpo di testa di Hernandez e dal tiro dall'interno dell'area piccola di Ronaldo, miracolosamente deviato in angolo da Oblak. La difesa della squadra di Diego Simeone è riuscita però a tamponare le sfuriate avversarie e l'Atletico ha tentato qualche ripartenza. Visto lo 0-0 dell'andata, i Colchoneros hanno cambiato atteggiamento nella ripresa, alzando l'aggressività. L'incontro è rimasto comunque in equilibrio, almeno fino all'espulsione di Arda Turan, al 31', per doppia ammonizione. L'episodio ha ridato vigore al Real. Ed al 43' è arrivato il lampo di Cristiano Ronaldo. Il portoghese dalla fascia destra ha scambiato con James Rodriguez, ha visto il messicano libero in area di rigore e lo ha servito con un preciso passaggio rasoterra. Tiro di destro e Oblak si è dovuto arrendere. «Rispetto per tutte, timore di nessuno» ha scandito al termine Ancelotti, parlando del sorteggio di venerdì, dove l'aspettano Juventus, Barcellona e Bayern Monaco.

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