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Arriva il "super computer" per la salute: nasce da Ibm e Apple

ROMA. L'intelligenza artificiale di Watson, il 'super computer' di Ibm, allarga ancora i propri orizzonti.

Il colosso informatico ha annunciato l'alleanza con Apple e non solo per la creazione di una divisione ad hoc, la Watson Health, che punta a raccogliere col consenso degli utenti dati sulla salute da milioni di dispositivi della Mela Morsicata per fornire informazioni e analisi utili al settore sanitario. L'obiettivo è quello di utilizzare il 'cervellone' di Watson - diventato famoso per aver battuto concorrenti umani ad un telequiz - per fornire rapporti a ospedali, medici, compagnie di assicurazione, ricercatori e potenzialmente anche ai pazienti.

Watson era già stato impiegato in campo sanitario, ma la creazione della divisione Watson Health, spiega John E. Kelly, senior vice president che supervisiona i laboratori di ricerca Ibm, è uno sforzo per implementare questa tecnologia nelle cure sanitarie di massa. Il coinvolgimento di un'azienda come Apple non è secondario. La società di Cupertino ha sul mercato diversi dispositivi in grado di raccogliere informazioni sul benessere degli utenti - dalle app per iPhone all'ultimo Apple Watch che a breve arriverà ai polsi dei consumatori. Inoltre l'azienda guidata da Tim Cook ha lanciato i software HealthKit e ResearchKit per lo sviluppo di applicazioni ad hoc. Il «cervello» di Watson potrà elaborare dati provenienti da milioni di dispositivi, previo consenso degli utenti. I dati, assicura Kelly al Nyt, saranno trattati in forma anonima. Partner di Ibm in questa operazione saranno Apple, Johnson & Johnson e Medtronic.

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