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L'Udc avverte: "Governo a rischio senza riforme condivise"

"Non possiamo dimenticare la regola aurea della politica che vuole che le grandi riforme vengano scritte insieme", si legge nella nota diffusa dal partito

Gianpiero D'Alia

PALERMO. «La bocciatura in aula della riforma delle Province è un fatto politico grave che ha cause ben precise». Così si legge in una nota dell'Udc diffusa al termine di un lungo vertice a cui hanno preso parte i deputati dell'Ars, il segretario regionale Giovanni Pistorio e il presidente nazionale del partito Gianpiero D'Alia. Nella nota dello scudocrociato si continua a porre l'accento sui problemi della maggioranza tanto che - si legge nel documento - il flop sulle province «è frutto anche delle scelte infelici della maggioranza, come quella sulla vicepresidenza dell'Ars, che hanno seriamente compromesso il sereno confronto parlamentare».

L'Udc, che conferma stima e fiducia all'assessore agli enti locali Ettore Leotta, indica anche una via d'uscita da?lo stallo politico: «Riteniamo indispensabile per la permanenza in questa esperienza di governo regionale una decisa fase riformatrice, che parta proprio dalla legge sulle città metropolitane e i consorzi che va approvata tempestivamente subito dopo la sessione di bilancio». «Auspichiamo - conclude la nota dei centristi - che le riforme vengano scritte e varate con il concorso dell'opposizione. Non possiamo dimenticare la regola aurea della politica che vuole che le grandi riforme vengano scritte insieme».

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