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Crocetta: ddl Province? Gestione all'Ars discutibile - Video

Il presidente della Regione: lo stop danneggia servizi enti e anche i lavoratori

PALERMO. "Non intendo aprire alcuno scontro tra governo e Parlamento sulla questione della legge attuativa dei Liberi consorzi e delle città metropolitane, ma non credo affatto che il modo in cui si sta procedendo sia il migliore". Lo dice il governatore Rosario Crocetta dopo il flop di ieri all'Ars della riforma delle Province.

"Occorre rendersi conto che la resistenza a legiferare crea solo effetti negativi poiché le Province ormai non ci sono più in Sicilia - aggiunge - mentre affossando il ddl di fatto non si decide sulle funzioni dei nuovi enti, sul destino di tanti lavoratori, mettendo a rischio servizi essenziali come l'assistenza ai disabili, la manutenzione delle scuole e della rete stradale". Per Crocetta: "È ingiustificabile non affrontare queste questioni sia di fronte all'opinione pubblica sia di fronte alle istituzioni. Lasciare nel limbo questi enti non serve a nessuno ne si può pensare a un commissariamento infinito che purtroppo saremo costretti a deliberare anche oggi se si vuole evitare il licenziamento di tanti lavoratori e il blocco di tanti servizi".

"Faraone? Economia la fa suo assessore". "Faraone ha due assessori in giunta, Vania Contrafatto e Alessandro Baccei, che tra l'altro fa l'economia e se va male che fa Faraone se la prende col presidente della Regione?". Cosi il governatore Rosario Crocetta dialogando con i cronisti a Palazzo d'Orleans. E parlando di potere e potenti ai cronisti che gli hanno chiesto se ritiene il sottosegretario Davide Faraone un politico potente Crocetta ha ironizzato: "No, è uno che ha perso le elezioni amministrative a Palermo".

"RIAPRIRE IL DIALOGO SULLA RIFORMA". "Sulle riforme bisogna lavorare tutti insieme, come a Roma: ho già dato un mandato esplorativo, incontrerò le forze di opposizione", ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta arrivando a Palazzo dei Normanni, dove è in corso il dibattito sulla proroga dei commissari delle ex Province dopo la bocciatura della riforma. "Nessuno vuole forzare sui tempi - ha poi detto in aula il governatore - la prima cosa da fare è convocare un tavolo fra governo e tutti i capigruppo, anche di opposizione. Ma alcuni punti devono essere chiari: la Province non 'rinasconò, e l'elezione diretta del presidente non ci sarà". Crocetta ha poi fatto riferimento alla presa di posizione delle opposizioni, tornate a criticare l'elezione di Giuseppe Lupo (Pd) alla vicepresidenza dell'Ars e a chiedere il rinnovo delle commissioni parlamentari. "Le commissioni possono essere occasioni di confronto? - ha detto il governatore in aula - . Penso di si".

In base al regolamento parlamentare, a metà della legislatura si procede al rinnovo delle commissioni legislative. Attualmente le uniche due commissioni guidate da esponenti di opposizione sono la Territorio e Ambiente presieduta da Giampiero Trizzino del (M5s) e la commissione UE guidata da Francesco Cascio (Ncd).

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