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Fedez, video apocalittico per il nuovo singolo "L'amore eternit"

MILANO. Pubblicato sul canale Youtube Fedez Channel “L'Amore Eternit”, terzo estratto di POP-HOOLISTA, quarto album del cantautore rap Fedez, già doppio disco di platino e in top 20 della classifica da 24 settimane consecutive.

Nel brano, il giovane cantante duetta con Noemi, che partecipa anche al video.

Il video “L'Amore Eternit” è un montaggio serrato di immagini molto forti che appartengono al genere splatter ed è ambientato in uno scenario distopico che descrive una società dai tratti spaventosi e apocalittici.

Il concept del pezzo parte da un parallelismo tra l'Amore e L'Eternit, in quanto evento e avvenimento catastrofico italiano, dove lo Stato è come l'Amore “perchè prima ti fotte e poi ti abbandona”. Il video, di cui è regista Mario Russo ha un taglio cinematografico tanto che ne verrà tratto un cortometraggio che parteciperà ad alcuni concorsi.

Protagonisti della storia di “L’Amore Eternit” sono Fedez e la sua compagna Giulia Valentina gia’ coppia di successo in “Magnifico” (secondo estratto dall’album), che ha al suo attivo oltre 30 milioni di visualizzazioni su youtube (in poco più di 4 mesi).

Il testo della canzone:

Guardo dal telescopio l’universo femminile,
scrivo fine in un secondo se in te c’è un secondo fine,
lo so è brutto da pensare,
mi aspetto che ti piaccia stare sotto le coperte e non sopra le copertine,
l’amore a prima visa è un sentimento splendido,
mi ha detto un indovino che legge le carte di credito,
vomito, amore tossico,
per me sei stata il mio primo bacio sulla bocca dello stomaco.

A volte sembra che mi sfidi ma non mi spaventi,
nella vita hai provato più vestiti che sentimenti,
istruzioni di lavaggio per cuori sintetico,
ti prego dimmi che mi ami, potrei persino crederci,
e tutte le tue amiche fanno un muro da spavento,
i miei tatuaggi non sono di loro gradimento,
io sono sporco all’esterno ma giudicare le
apparenze è l’atteggiamento tipico di chi è sporco dentro
Di storie ce ne sono tante,
pensavo fossi l’ultima e invece no, in fondo anche tu,
sei solo un segno in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so
che in fondo anche tu sei solo un segno in più.
A volte è Dio che sbaglia la tua ordinazione,
per questo se chiudi la porta si apre un burrone.
Sei il mio punto debole, la mia causa di forza maggiore,
un senso di rivoluzione, un colpo al cuore.
Più truccata di un appalto su uno scorcio suggestivo,
se ti guardo a luci spente sei un tramonto abusivo,
inverti lo schema e cambi anche il teorema prima
eri un problema di cuore ora sei il cuore del problema.
Non ho difficoltà a dirti quel che penso in faccia,
anche se non sembra so bene quello che faccio la
verità è che ho invertito il senso di marcia da quando ho avvertito il senso di marcia,
arrivi portando brividi e scappi lasciando i lividi,
gli opposti si attraggono ma amano i propri simili,
sentimenti tossici per loro non c’è cura perché l’amore eternit finchè dura.
Di storie ce ne sono tante,
pensavo fossi l’ultima e invece no,
in fondo anche tu,
sei solo un segno in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so
che in fondo anche tu sei solo un segno in più.

Fermo immagine sembra appartenere ad un’altra vita,
un cielo instabile che quasi sembra piangere,
ed io che torno tardi sola e penso che di storie ce ne sono tante,
pensavo fossi l’ultima e invece no.
Di storie ce ne sono tante, pensavo fossi l’ultima e invece no,
in fondo anche tu, sei solo un segno in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so che in fondo anche tu sei solo un segno in più.
Di storie ce ne sono tante,
pensavo fossi l’ultima e invece no,
in fondo anche tu,
sei solo un segno in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so che in fondo anche tu sei solo un segno in più.

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