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Cina, incriminato l'ex capo della sicurezza Zhou

Zhou Yongkang, l'ex-capo dei servizi di sicurezza dei cinesi, è stato formalmente accusato di corruzione, abuso di potere e rivelazione di segreti di Stato

Zhou Yongkang, l'ex-capo dei servizi di sicurezza dei cinesi

PECHINO. Zhou Yongkang, l'ex-capo dei servizi di sicurezza dei cinesi, è stato formalmente accusato di corruzione, abuso di potere e rivelazione di segreti di Stato.

Zhou, 73 anni, è la vittima più illustre della campagna contro la corruzione lanciata nel 2012 dal presidente Xi Jinping. Negli anni scorsi è stato uno dei membri del Comitato permanente dell'Ufficio politico (Cpup), considerato l'organismo più potente della Cina, il vero governo del Paese. Prima di lui nessun membro del Cpup è stato messo sotto accusa e tutti coloro che ne hanno fatto parte erano ritenuti intoccabili. Zhou è stato anche un avversario politico di Xi, avendo sostenuto la fallita scalata al potere di Bo Xilai, l'ambizioso ex ministro del commercio che due anni fa è stato condannato all'ergastolo per corruzione e abuso di potere. La formalizzazione delle accuse contro l'ex- apo del mastodontico apparato di sicurezza cinese è venuta dal tribunale di Tianjin, la città portuale a 100 chilometri dalla capitale Pechino, che quindi potrebbe essere la sede del processo. Tra le accuse spicca quella di aver rivelato segreti di Stato, che potrebbe portare alla pesante accusa di «tradimento».

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