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Sanità, Lorenzin: "Niente tagli lineari, basta manovre spezzatino"

"Più di 2 miliardi nel Fondo sanitario, che avrà carattere uniforme in tutte le regioni"

ROMA. «Non ci saranno tagli lineari, basta manovre spezzatino». Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in un'intervista al Sole 24 Ore in edicola oggi, in merito al Fondo sanitario e alla trattativa con le Regioni. Quanto al mancato incremento del Fondo, la Lorenzin sottolinea: «Mi è dispiaciuto che non ci sia stato uno sforzo maggiore di fantasia dopo l'aumento che avevo ottenuto a ottobre. Non è stato possibile, ne prendo atto. Ma ora il mancato aumento va tradotto in un elemento di rilancio. Ho respinto l'ipotesi dei tagli lineari e ho proposto di anticipare il Patto con la collaborazione forte delle Regioni».

E alla domanda se sarà utilizzato un decreto, il ministro risponde: «Stiamo studiando un provvedimento che formalizzi il mancato incremento e codificando con l'intesa le misure che possono confluire in questo provvedimento. Per ridurre il Fondo ci vuole una legge. Lo strumento lo decide palazzo Chigi».«Si pensa a un intervento sull'acquisto di beni e servizi, che per le regioni vale 1,39 miliardi - prosegue -. Altri 52 milioni l'anno dal regolamento sugli ospedali. Poi ci saranno gli effetti dell'appropriatezza. E altri 200 milioni dall'anticipo a fine giugno della revisione del prontuario dei farmaci. Sono più di 2 miliardi, per una manovra che avrà carattere uniforme, e non spezzatino, in tutte le regioni. Una manovra per consentire alle regioni di sopportare il mancato aumento - sottolinea la Lorenzin -. Poi per il 2016 si vedrà con la prossima manovra, è ovvio che do per scontato di riportarla ai livelli di prima. L'incremento è cruciale per garantire l'accesso ai nuovi farmaci, il personale e la ricerca».

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