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Domenica delle Palme, Papa Francesco: "L'umiltà è lo stile di Dio"

Oggi si celebra anche la Giornata mondiale della gioventù. Per l'occasione ha rivolto un pensiero ai ragazzi morti nell'incidente aereo

CITTÀ DEL VATICANO. Lo stile di Dio e del cristiano è l'umiltà, «uno stile che non finirà mai di sorprenderci e di metterci in crisi: a un Dio umile non ci si abitua mai». Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della Messa delle Palme, a piazza San Pietro, la celebrazione che introduce ai riti della Settimana Santa. La liturgia comincia con la benedizione degli ulivi.

 «Dio si umilia per camminare con il suo popolo», ha aggiunto il Papa. Ricordando l'Esodo e le lamentele degli ebrei contro Mosè, Francesco ha sottolineato: «Che umiliazione per il Signore ascoltare tutte quelle mormorazioni, quelle lamentele».Se la via di Dio è l'umiltà, l' «umiliazione», «c'è una strada contraria a quella di Cristo: la mondanità». Lo ha detto il Papa nell'omelia della Messa delle Palme sottolineando che «la mondanità ci offre la via della vanità, dell'orgoglio, del successo».

«Il maligno l'ha proposta anche a Gesù ma l'ha respinta senza esitazione. E con Lui anche noi possiamo vincere questa tentazione, non solo nelle grandi occasioni ma nelle comuni circostanze della vita». «Questa è la strada, non ce n'è un'altra», ha aggiunto, un esempio di umiltà da seguire è quello dei cristiani perseguitati e anche quello di tante persone che assistono «nel silenzio» anziani, malati, disabili. Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della domenica delle Palme. Parlando di «umiltà» e «umiliazione», il Papa ha sottolineato: «Ci aiuta e ci conforta in questo l'esempio di tanti uomini e donne che, nel silenzio e nel nascondimento, ogni giorno rinunciano a sè stessi per servire gli altri: un parente malato, un anziano solo, una persona disabile. Pensiamo anche - ha detto ancora Papa Francesco - all'umiliazione di quanti per il loro comportamento fedele al Vangelo sono discriminati e pagano di persona. E pensiamo ai nostri fratelli e sorelle perseguitati perchè cristiani, i martiri di oggi: non rinnegano Gesù e sopportano con dignità insulti e oltraggi». E alla fine ha esortato: «Mettiamoci anche noi decisamente su questa strada».

La piazza oggi è piena soprattutto di giovani perchè tradizionalmente nella domenica delle Palme si celebra anche la Giornata Mondiale della Gioventù, quest'anno la trentesima: «Lasciatevi riempire dalla tenerezza del Padre», ha detto il Papa all'Angelus, pronunciato dal sagrato alla fine della Messa della domenica delle Palme. «Al termine di questa celebrazione, saluto con affetto tutti voi qui presenti, in particolare i giovani. Cari giovani - ha detto Papa Francesco -, vi esorto a proseguire il vostro cammino sia nelle diocesi, sia nel pellegrinaggio attraverso i continenti, che vi porterà l'anno prossimo a Cracovia, patria di san Giovanni Paolo II, iniziatore delle Giornate Mondiali della Gioventù. Il tema di quel grande Incontro: 'Beati i misericordiosi, perchè troveranno misericordià, si intona bene con l'Anno Santo della Misericordia. Lasciatevi riempire dalla tenerezza del Padre, per diffonderla intorno a voi!». E nella Giornata Mondiale della Gioventù, il Papa pensa ai ragazzi morti nell'incidente aereo. Papa Francesco affida alla Madonna «le vittime della sciagura aerea di martedì scorso, tra le quali vi era anche un gruppo di studenti tedeschi».

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