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Errori in sala operatoria? Colpa di rumori e telefonate

ROMA. Gamba sinistra amputata al posto di quella destra, rene sano asportato di quello malato. Tragici errori, spesso frutto di uno sbaglio banale: non saper distinguere correttamente la destra dalla sinistra. Una confusione che, secondo uno studio della Queen University di Belfast, è indotta dalle continue distrazioni che subisce il personale degli ospedali, tra telefonate, rumori di fondo, domande di colleghi e del malato.

Il risultato è un 'effetto distrazione', che manda in confusione anche chi è sicuro di avere ben chiaro quale sia la destra e la sinistra. Non saperle distinguere è un errore in cui incappa una buona parte della popolazione. Si tratta di un complesso processo neuro-psicologico che implica funzioni neurologiche superiori, come la capacità di integrare informazioni visive e sensoriali, memoria e linguaggio. Tanto che, secondo altri studi meno recenti, il 19,5% dei professori universitari e il 26,2% degli studenti riporta di avere difficoltà nel riconoscere velocemente destra da sinistra. Medici e infermieri hanno un 'problema' in più: il loro lato destro corrisponde al sinistro del paziente. Un processo che coinvolge funzioni spaziali e visive nel ruotare mentalmente l'immagine. Da qui alcuni errori causa di casi di cronaca tragici, come quello che ha coinvolto una donna di 84 anni, cui le è stato asportato il rene sano al posto di quello malato lo scorso gennaio a Roma, o di una donna siciliana cui fu asportato nel 2011 l'ovaio sano in una clinica di Erice o di un ragazzo di 27 anni cui fu tolto il testicolo sbagliato nel 2010 a Verona. Si tratta però di uno sbaglio che non capita mai in 'isolamento'. I medici sono infatti soggetti a continue distrazioni mentre lavorano, dovendo controllare i monitor cardiaci, rispondere a telefonate, domande di colleghi, pazienti e parenti. Tutte queste interruzioni contribuiscono a distrarre.

Nello studio si è visto che gli studenti di medicina, capaci di distinguere destra dalla sinistra, una volta circondati anche dal solo rumore di fondo della corsia, iniziavano a confondersi.

E l'impatto era maggiore, in particolare sui più anziani e le donne, se si rivolgevano loro delle domande. Inoltre molti studenti che pensavano di non avere problemi nel riconoscerle, scoprivano di non essere così bravi una volta messi alla prova. ''Dobbiamo sviluppare strategie - afferma Gerard Gormley, coordinatore dello studio - per ridurre le situazioni che possono provocare errori. L'esame di questa capacità dovrebbe essere offerto a tutti gli studenti e chi ha problemi, dovrebbe segnalarlo e vigilare in modo extra in alcune situazioni. E poi ridurre le possibili distrazioni''.

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