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Touring Club, 5 nuove bandiere arancioni nel 2015

La facciata della cattedrale di Gerace

MILANO. Sono Gerace e Bova, nel parco nazionale di Aspromonte, Specchia e Corigliano d'Otranto in provincia di Lecce e Troia nel foggiano le 5 nuove bandiere arancioni certificate per il 2015 dal Touring Club Italiano che ha premiato i 209 piccoli borghi italiani d'eccellenza che godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio e sanno offrire al turista un'accoglienza di qualità, tutelando il territorio e perseguendo uno sviluppo turistico sostenibile.

La maggior parte dei borghi di questo tipo, tutti sotto i 15mila abitanti, è stata certificata in Toscana, che anche nel 2015 ha confermato il suo primato di Regione più arancione d'Italia, seguita da Piemonte ed Emilia Romagna. Sul colore dell'iniziativa non ha resistito alla battuta l'assessore milanese Chiara Bisconti: "Mai come in questo momento Milano vorrebbe issare la sua bandiera arancione: dopo l'annuncio della non candidatura di Pisapia - ha detto - vedere tutti questi sindaci fa un certo effetto".

Per i piccoli Comuni arancioni Milano grazie a Expo "potrà fare da volano", a partire dall'anteprima di domani e domenica, con un 'viaggio nei borghi d'Italia' ospitato nella piazza d'Armi del Castello Sforzesco. Un'iniziativa che celebra quello che secondo il presidente del Touring Franco Iseppi è il primo valore delle bandiere arancioni: la collaborazione, che "è una leva di sviluppo insieme al turismo sostenibile". Se poi sul rapporto tra tutela e valorizzazione secondo Iseppi si scontrano diverse politiche sul turismo, la risposta del Touring è che "la valorizzazione è il modo più efficace per garantire la tutela".

Nei 14 anni di bandiere arancioni è poi emerso il valore dell'accoglienza, "che è mettere a servizio prodotti e servizi di qualità", e il bisogno di "un forte senso di identità che non è localismo". Così anche per grandi eventi internazionali come Expo e il Giubileo, Touring si presenterà con iniziative inserite nel territorio: per i sei mesi di Expo proporrà un viaggio sul Po in quattro tappe, al cui termine nasceranno una carta del Po e un manifesto di educazione ambientale, mentre per il Giubileo studierà itinerari di pensiero spirituale sulla via Francigena. Iniziative che hanno anche un impatto economico sul territorio, come si evince dall'esperienza delle bandiere arancioni.

Su oltre 2000 candidature sono solo il 9% i borghi che hanno ricevuto il riconoscimento e per loro c'è stato un miglioramento turistico (il 67% ha aperto nuove strutture ristorative, il 76% nuovi esercizi commerciali), un incremento dei visitatori (+43% arrivi, +35% presenze), un aumento della capacità ricettiva (+79% strutture, +65% posti letto) e persino una crescita dei residenti dell'8%. Questo perché "la bandiera arancione - ha sottolineato Fulvio Gazzola, presidente dell'associazione dei paesi bandiera arancione - è un condizionamento che si sente: devi tagliare l'erba, mettere a posto i cartelli, tenere aperti i musei".

Gazzola ha mandato un messaggio al presidente dell'Anci Piero Fassino, assente per impegni istituzionali: "Accettiamo il no al campanilismo, ma dobbiamo mantenere in vita le amministrazioni dei piccoli paesi che - ha concluso - sono le sentinelle del territorio".

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