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Il copilota che non apre la cabina, le urla dei passeggeri: gli ultimi tragici istanti nell'airbus

Il procuratore di Marsiglia, grazie alla scatola nera, ricostruisce gli ultimi momenti nel volo Germanwings

PALERMO. Il copilota che resta solo in cabina e aziona i comandi per la discesa dell’aereo. Il comandante che bussa alla porta della cabina senza riuscire più a entrare. Le urla dei passeggeri che solo negli ultimi momenti prima dell’impatto capiscono quello che stava avvenendo. La procura di Marsiglia, grazie ai rilevamenti della scatola nera, ricostruisce gli ultimi scioccanti istanti vissuti all’interno dell’airbus della Germanwings che martedì si è schiantato sulle Alpi francesi durante il volo da Barcellona a Dusseldorf.
Si è trattato di un suicidio e non di un attentato terroristico, come tiene a precisare la stessa procura. «L’aereo è azionato col pilota automatico. Vado in bagno, ti lascio il comando», le ultime parole del comandante al suo copilota Andreas Lubitz, tedesco di 28 anni, originario di Montabaur (Renania-Palatinato). Dall'esterno della cabina, come si evince dalla scatola nera «si sentono i diversi appelli del comandante di bordo per consentire l'accesso alla cabina pilotaggio, ma non arriva nessuna risposta da parte del copilota». Ma la porta è blindata e si accede solo con il consenso di chi è all’interno.
I passeggeri si sono accorti all'ultimo momento di quello che stava succedendo e si sono messi a urlare. Poco prima dell'impatto «i passeggeri urlavano, la morte è stata istantanea», ha spiegato il procuratore di Marsiglia. «Le grida si sentono solo poco prima dell'impatto». «La morte è stata istantanea perchè al momento dell'impatto con la montagna l'aereo si è disintegrato».
Sull’azione del copilota, però, la procura non sa ancora stabilire se il gesto sia stato premeditato o meno.

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