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Nuovo look in edicola per «Il Gattopardo»

Restyling nella grafica, ma anche più ricco di idee, rubriche e firme, torna il magazine in abbinamento con il «Giornale di Sicilia» e la «Gazzetta del Sud»

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella raccontato dal suo migliore amico siciliano, l'economista Salvatore Butera: l'infanzia insieme all'Istituto Sant'Anna di Palermo, il trasferimento a Roma con le famiglie, le interminabili partite a figurine nel pianerottolo, le gite in montagna, i giorni del dolore e quelli dell'impegno politico.

Si apre con questo racconto inedito, insieme privato e pubblico, e con le fotografie esclusive dei registri della scuola elementare del presidente della Repubblica, il nuovo numero del Gattopardo che esce oggi in abbinamento con il Giornale di Sicilia e con la Gazzetta del Sud.

Un magazine tutto nuovo, guidato da Mario Fortini (ex direttore di Specchio, il fortunato magazine de La Stampa), con una nuova grafica, nuove idee, nuove rubriche, nuove firme.

Tra i collaboratori c'è l'antropologo Franco La Cecla, che indaga sulla gestualità dei siciliani, forma di comunicazione alternativa alla lingua parlata; lo storico Ninni Giuffrida, che racconta la storia dei personaggi cui sono dedicate le strade dell'Isola (questa volta Ruggero Settimo); l'agronomo Giuseppe Barbera, che rivela la storia affascinante del mandarino di Ciaculli e del feudo della Favarella, un tempo di proprietà del «papa» della mafia, Michele Greco. E ancora ci sono lo scrittore Augusto Cavadi con una rubrica dedicata ai «siciliani spiegati ai turisti»; la maestra di cucina Fabrizia Lanza con le sue ricette intrecciate alla storia degli ingredienti e del territorio; il sommelier «stellato» Vincenzo Donatiello.

«Un giornale tutto nuovo - dice Mario Fortini - che vuole raccontare di una Sicilia che cresce, che crea, che inventa, capace di esprimere talenti eccezionali, produrre cultura e bellezza. Un giornale che, senza mai dimenticare l'enorme peso dei problemi siciliani, vuole portare fuori le storie di chi si mette in gioco nella sua terra, dove lavorare, fare impresa, a dispetto di tutto e di tutti, è segno di volontà, speranza, non rassegnazione».

In questo numero, le belle fotografie di Rosellina Garbo accompagnano un viaggio affascinante all'interno del Teatro Massimo, dentro cui sono nati talenti della danza e della lirica che adesso spopolano sulle scene internazionali: figli di coristi, di musicisti, di dipendenti amministrativi del Teatro che hanno respirato la polvere del palcoscenico sin da bambini. E poi Villa Paternò di Spedalotto, a Bagheria, apre eccezionalmente le sue porte per mostrare tesori di straordinaria bellezza. E ancora ecco le tante imprese di successo nate all'interno del Consorzio Arca, l'incubatore di impresa dell'Ateneo. O gli artigiani e i creativi che con le loro botteghe si muovono sul solco delle antiche tradizioni.

Un magazine che vede in copertina il siciliano Antonino Sciortino, oggi celebrato designer con atelier a Milano, ma in una prima vita umile fabbro e in una seconda ballerino di successo. Un magazine che attraversa la moda, i libri, gli itinerari naturalistici. Per una Sicilia dei tesori che ha l'orgoglio di raccontarsi.

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