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"Amici" dei pedofili per salvarli: un programma di supporto

Un controverso programma che offre ai pedofili «supporto e amicizia», per prevenire la recidività, viene sperimentato per la prima volta in Australia con il finanziamento del Dipartimento Servizi Correttivi dello stato del Sud Australia

SYDNEY.  Un controverso programma che offre ai pedofili «supporto e amicizia», per prevenire la recidività, viene sperimentato per la prima volta in Australia con il
finanziamento del Dipartimento Servizi Correttivi dello stato del Sud Australia. Il modello detto Circoli di Sostegno e Responsabilità si serve di volontari addestrati, che forniscono supporto emotivo oltre ad assistere con servizi medici, alloggio e occupazione.

«I volontari accompagneranno i pregiudicati in una serie di attività pratiche, come fare la spesa, andare in banca e cose simili», ha detto alla Tv nazionale Abc il criminologo Kelly Richards, che ha organizzato il programma dopo una serie di viaggi di ricerca sui modelli già operanti in Canada, Usa, Gran Bretagna e Nuova Zelanda. «Ci rendiamo conto che non tutti vorrebbero trascorrere parte del weekend in compagnia di un condannato per pedofilia, ma penso che sia uno sforzo valido», ha aggiunto.

In altri paesi, il programma ha dimostrato di prevenire la recidività dei pedofili, aiutandoli a reintegrarsi nella società dopo aver scontato la condanna. Uno studio canadese del 2009, ha detto Richards, ha mostrato che fra i condannati per pedofilia partecipanti al programma vi è stata una riduzione dell'83% nella recidività, rispetto a un gruppo di controllo. La rappresentate del gruppo di sostegno alle vittime dei pedofili Bravehearts, Hetty Johnston, si è detta cautamente a favore del programma purchè - ha detto - ci si possa assicurare che i partecipanti siano onesti sul proprio comportamento.

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