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Ucraina, Poroshenko conferma il ritiro delle armi dei ribelli

Armi pesanti sarebbero però ancora presenti nella zona dell'aeroporto di Donetsk, dove finora i rappresentanti dell'Ocse non sono riusciti a entrare

 MOSCA. Il presidente ucraino Petro Poroshenko conferma che i ribelli «hanno ritirato» dal fronte «una parte significativa» delle loro armi pesanti, così come previsto dagli accordi di Minsk. In un'intervista tv Poroshenko ha però precisato che ci sono ancora pezzi di artiglieria nella zona dell'aeroporto di Donetsk, controllato dai ribelli.

«Senz'altro - ha detto Poroshenko, citato dall'agenzia Unian - oggi possiamo constatare che la parte ucraina ha ritirato la stragrande maggioranza dei sistemi di fuoco dell'artiglieria pesante e notiamo anche che i miliziani sostenuti dalla Russia hanno ritirato una parte significativa dei loro armamenti».

Armi pesanti sarebbero però ancora presenti nella zona dell'aeroporto di Donetsk, dove - precisa il leader ucraino - «purtroppo finora i rappresentanti dell'Osce non sono riusciti ad entrare».

Dall'inizio della tregua nel Donbass a metà febbraio «sono morti 64 militari» delle forze governative. Lo ha detto il presidente ucraino Petro Poroshenko in un'intervista alla tv nazionale ripresa dall'agenzia Interfax.

Il leader dei separatisti di Donetsk annuncia il ritiro completo delle armi pesanti, il governo di Kiev replica che lo completerà in giornata. Gli annunci dal fronte ucraino arrivano mentre si chiude il consiglio 'informale' dei ministri degli esteri europei riunito a Riga.

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