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Kabul, uomini col burqa per i diritti delle donne

E' successo ieri nella capitale afghana e anche se i manifestanti erano soltanto in 20 l'iniziativa ha colpito l'opinione pubblica.

KABUL.  Uomini che sfilano per le strade di Kabul in burqa a sostegno dei diritti delle donne. E' successo ieri nella capitale afghana e anche se i manifestanti erano soltanto in 20 l'iniziativa ha colpito l'opinione pubblica, scrive il Daily Telegraph.

"Le autorità celebreranno la Festa della donna nei grandi alberghi, noi la volevamo portare nelle strade", ha detto uno degli attivisti di 'Afghan Peace volunteers' vestito con la tunica blu che il regime dei talebani impose alle donne negli anni 90.

Il burqa è un capo d’abbigliamento indossato dalle donne di alcuni Paesi islamici come l’Afghanistan, ed ha la funzione di coprire il volto di chi lo indossa. Può presentarsi come un velo che copre la testa con un’apertura in cui sono visibili solo gli occhi (meglio noto come niqab), o nella versione, cosiddetta afgana, che si presenta come un abito (di solito blu) che copre il corpo ed il capo con un’apertura per vedere che non mostra gli occhi, perché protetti da una retina.

Le origini del Burqa, risalgono al 1900 al tempo di Habibullah, sovrano dell’Afghanistan che lo impose alle donne del suo harem per evitare che queste potessero attirare l’attenzione degli altri uomini, poi, si diffuse fra le donne dei ceti superiori, diventando un segno distintivo a cui ambivano anche le donne dei ceti bassi. Con il tempo, quest’usanza andò perdendosi, e solo, con l’arrivo del regime Talebano, è stato imposto come indumento obbligatorio per tutte le donne.

il suo scopo è chiaramente quello di limitare la libertà della donna e, tra l'altro, va sottolineato che, il Corano, testo sacro della religione islamica, parla d’indossare il velo senza riferimenti alla copertura del viso.

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