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Pigro e cinico: Gatto Bello è la nuova star su Facebook

ROMA. Non chiamatela ‘la risposta italiana a Grumpy Cat’ (felina superstar del web) o ai vari Banye, Maru,  Venus, Garfi, Colonel Meow, altrettanto noti protagonisti sui social.

Gatto Bello ha sette vite, se ne è gia godute almeno un paio, e ora si gode il buen retiro sulle rive del Ticino. Intorno a lui, in poco più di due mesi, si è già stretta una community di nostalgici della beat generation, non necessariamente ‘gattari’ ma di sicuro tutti allergici al conformismo. Oggi è il giorno del gatto e vale la pena raccontare questa storia.

La pagina Facebook strizza l’occhio a quella di Gianni Morandi, una foto al giorno e una didascalia al vetriolo per raccontare l’ordinario o per creare l’occasione di un flashback che ti riporta agli anni della beat generation. In un paio di mesi ha superato i 1.500 'like' e ora che i fan sono quasi 2 mila ha aperto anche un account Twitter (@GattoBelloTW) puntando dritto verso il traguardo più ambizioso fondare nel 2015 un'etichetta discografica. Se fosse un uomo sarebbe un 40enne che si gode il successo, raggiunto forse troppo in fretta, e già rimpiange la vita passata tra il Greenwich Village e la California.

Intorno a lui si stringe il suo Clan: Elton, ex spacciatore che entra ed esce dalla ‘rehab’; Gordon, artista di professione uno dei migliori amici e Sati, l’unica presenza femminile. Intorno a loro si affannano gli umani, la Serva, l’Agente e il Commercialista. Gatto Bello non concede volentieri interviste ma per l’ANSA ha fatto un’eccezione e ha aperto le porte del suo rifugio a Vigna del Pero (PV).

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