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Kevin Costner, avvocato e nonno contro il razzismo

ROMA. C'è un razzismo ancora più pericoloso perchè apparentemente superato: quello della borghesia illuminata Usa che, pur sentendosi immune da tale pregiudizio, a volte cova lo stesso quell'odio antico. È il caso di Kevin Costner che in 'Black or White' di Mike Binder veste i panni di un facoltoso nonno avvocato, Elliot Anderson, che combatte per l'affidamento della nipotina di colore. Il film, già passato al Festival di Roma in collaborazione con Alice nella città, ora arriva in sala da giovedì 5 marzo con la Good Films.

Questa la storia. Anderson è appunto un avvocato benestante che, dopo aver perso la figlia sposata con un balordo di colore, ha avuto insieme alla moglie in affidamento la dolcissima Eloise (Jillian Estell). Rimasto improvvisamente vedovo, le cose cambiano. L'uomo dovrà infatti lottare con Rowena (Octavia Spencer, Oscar per The Help), nonna della bambina, che insieme alla sua numerosa famiglia di colore cerca di ottenerne la custodia legale. Da qui un lungo processo in tribunale in cui si scontreranno il disagio del padre di colore di Eloise, ovvero Reggie (Andrè Holland), dedito all'uso di droga, e quello dello stesso Anderson che, in crisi per il lutto e per la paura dal possibile distacco dalla bambina, ha cominciato a bere.

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