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Sanità, prime proteste per i punti nascita chiusi

Lupo: su Cefalù la Borsellino ci ripensi. Forza Italia: un errore. Ma Digiacomo la difende

PALERMO. La chiusura di quattro punti nascita disposta dall’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, provoca una pioggia di polemiche. Critiche bipartisan, da Forza Italia al Pd, maggiore azionista del governo regionale.
Un no deciso allo stop del punto di Cefalù arriva dall’ex segretario del Pd, Giuseppe Lupo. «Chiederò la convocazione della commissione Sanità dell’Ars - dice - , unitamente ai sindaci dei comuni di Cefalù e dei comuni vicini, con la presenza dell’assessore alla Salute Lucia Borsellino per affrontare il tema del punto nascita di Cefalù. Mi chiedo che senso ha chiuderlo, considerato che il trend delle nascite sembra superare i 500 parti previsti nell’anno, in presenza di tutte le caratteristiche di sicurezza previste dalla legge».


Gino Ioppolo (Listas Musumeci) difende invece il punto nascita di Paternò. «L’assessore - dice in presenza del consiglio comunale aveva assicurato che la struttura sarebbestata mantenuta e anche potenziata». Provvedimento che « si rivelerebbe un grave errore» perchè nel distretto, su circa mille parti ogni anno solo il 40% degli utenti scelgono la struttura di Paternò «che nel frattempo è stato indebolito e depotenziato».
Di errore parla anche il capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone. «La decisione di chiudere quattro punti nascita in Sicilia - dice l’azzurro - rappresenta la scomposta risposta di un governo in difficoltà, incapace di risolvere le gravi inefficienze del sistema sanitario siciliano. Chiudere i punti nascita pubblici o privati è la reazione sbagliata alla mozione di censura di Forza Italia. Bisogna, invece, efficentare il sistema materno-infantile, rafforzandolo sia sotto il profilo logistico dell’emergenza che sotto quello professionale, con la dotazione di medici e infermieri. Purtroppo, la Borsellino dimostra, ancora, di improvvisare azioni inadeguate che mettono ulteriormente in difficoltà il comparto».
A difendere l’assessore, al centro di critiche aspre nelle scorse settimane soprattutto dopo la morte della piccola Nicole, è il presidente della commissione Sanità all’Ars, Pippo Digiacomo, che annuncia anche un’audizione la prossima settimana per lo «sblocco immediato delle procedure concorsuali delle aziende sanitarie: «L’assessore Lucia Borsellino - dice Digiacomo - dietro la sua apparente bonomia sta combattendo per tagliare i costi e aumentare l'efficienza. Contrastando poteri forti che appena hanno avuto l'occasione l'hanno sottoposta a una rabbiosa aggressione mediatica».

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