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Sanità, Digiacomo sfida il ministro Lorenzin: "Venga a partorire in Sicilia"

Il presidente della commissione Sanità all'Ars difende l'assessore regionale Lucia Borsellino: "Contro di lei un'aggressione mediatica"

CATANIA. «Invito il ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, a mettere al mondo i suoi due gemelli in Sicilia, così avrà contezza sulla sanità nell'isola, che non è allo stesso livello di quella disastrata del Lazio». Lo ha affermato il presidente della commissione servizi sanitari della Sicilia, Giuseppe Digiacomo, intervenendo a Catania ad un convegno che ha sancito la nascita della Consulta siciliana dei direttori di Anestesia e Rianimazione.

«Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha avuto un atteggiamento inqualificabile nei confronti dell'assessore regionale Lucia Borsellino: da lei ci aspettiamo maggior rispetto».

«Non bisogna agire - ha aggiunto - facendo cadere le teste nel campo altrui. Per esempio trovo paradossale che la Lorenzin non mi permetta di fare ancora i bandi di concorso per le assunzioni, e se io copro dei buchi in organico vengo denunciato alla Corte dei Conti».

Digiacomo difende Lucia Borsellino: «L'assessore, dietro la sua apparente bonomia, sta combattendo per tagliare i costi e aumentare l'efficienza. Contrastando poteri forti che appena hanno avuto l'occasione l'hanno sottoposta a una rabbiosa aggressione mediatica».

«In Sicilia i soldi per la sanità ci sono - chiarisce Digiacomo -, e sono tanti. Si possono fare assunzioni e acquistare macchinari».

Il presidente della commissione Sanità all'Ars ha attaccato i «commissari che non spendono». «Devono agire come se avessero davanti un mandato di 20 anni - ha aggiunto - non hanno alibi, se hanno accettato, e nessuno li ha obbligati, devono lavorare, altrimenti ne traggano le conseguenze». E infine, ha ricordato che proprio sulle «nomine dei manager a Catania il rapporto con la Giunta è arrivato al limite della sfiducia».

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