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Riforme, l’Ue: l’Italia nella giusta direzione

ROMA. La Commissione europea riconosce che lo sforzo di bilancio previsto dal governo italiano per il 2015 (0,25%) è "sufficiente" e anche i progressi sulle riforme bastano a convincere del loro impatto positivo sui conti. ", Il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ha detto: "L'applicazione rigida della regola del debito avrebbe richiesto una correzione troppo brutale, avrebbe messo l'Italia in una situazione economica insostenibile”.  Troppo "per un Paese che ha conosciuto 4 anni di recessione consecutivi". Nel valutare l'Italia, ha spiegato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, si sono tenuti in considerazione i "fattori rilevanti", come previsto dalla nuova flessibilità.

Sono rilevanti "le attuali condizioni economiche sfavorevoli caratterizzate da bassa crescita nominale" e le riforme. Come il Jobs Act, che "ha fatto decisivi cambiamenti nella legislazione di protezione del lavoro e nei benefici per la disoccupazione per migliorare l'entrata e l'uscita dal mercato del lavoro", si legge nel documento Ue. Nonostante i progressi però, l'Italia resta tra i 5 Paesi su 28 con squilibri macroeconomici considerati "eccessivi".

Ma ha chiarito che Bruxelles non ha alcun dubbio sulla giusta direzione del Governo.

 

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