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Uccelli, ragionano come mammiferi

PALERMO. Uccelli e mammiferi elaborano le informazioni allo stesso modo. La notizia è emersa grazie agli studi di Ana Calabrese e Sarah M. N. Woolley della Columbia University. La ricerca, pubblicata sui «Proceedings of the National Academy of Sciences», mostra come i microcircuiti cerebrali delle due specie siano sostanzialmente identici nonostante le differenti conformazioni fisiche.

È possibile che mammiferi e uccelli, in passato, avessero un antenato in comune. Ciò permetterebbe ad entrambi anche di mettere in atto ragionamenti causali. Gli uccelli sono anche dotati di un notevole ingegno. Per esempio, le cornacchie sono in grado di sapere utilizzare strumenti, riconoscere oggetti e indicare qualcosa. Altri volatili, invece, sono in grado di riconoscere suoni vocali complessi e anche di riprodurli. Mentre alcune specie aviarie sembra che riescano a distinguere diverse quantità. Quindi, occorre pensarci bene prima di offendere qualcuno dicendo «cervello di gallina».

La diversità tra i circuiti cerebrali dei mammiferi e degli uccelli sarebbe quindi da attribuire solo ad una differenza prettamente anatomica. A livello tecnico, la corteccia cerebrale degli uccelli è dotata di bande e nuclei interconnessi di neuroni che formano aree distinte di elaborazione. Quindi, non è presente la tipica struttura laminare a 6 strati dei mammiferi, alla quale è riconducibile l'elevata capacità di elaborazione delle informazioni. Per quel che concerne, invece, le microstrutture delle zone uditive, dalle ricerche è emerso come i circuiti di volatili e mammiferi siano uguali e differiscano da quelli di altri animali. A tale organizzazione di microcircuiti potrebbe essere attribuita una notevole porzione delle capacità cognitive delle due specie, all'apparenza ben diverse fra loro, ma, dal punto di vista della capacità elaborativa di informazioni, molto simili.

 

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