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Il Dna a "groviera" aumenta il rischio di tumori

ROMA. Il Dna 'a groviera' aumenta il rischio di tumori: la comparsa di 'buchi' dovuti a mutazioni Foto Bdna.gif genetiche può causare una distorsione del ripiegamento della molecola a doppia elica, alterando l'attività di geni insospettabili. Lo dimostra lo studio dell'Istituto per la ricerca sul cancro (Icr) di Londra pubblicato sulla rivista Nature Communications.

I ricercatori hanno scoperto che in uno dei tumori più diffusi, quello del colon-retto, sono spesso presenti alterazioni genetiche che colpiscono il cosiddetto Dna 'spazzatura', ovvero quelle sequenze di Dna apparentemente insignificanti perché non contengono geni e dunque istruzioni per la produzione di proteine.

Per capire come queste mutazioni possano influire sull'insorgenza della malattia, hanno sviluppato una nuova tecnica di indagine (chiamata Capture Hi-C) che permette di studiare nei minimi dettagli come la molecola di Dna si ripiega su se stessa: hanno così osservato che i 'buchi' provocati dalle mutazioni nel Dna spazzatura si trovano in aree cruciali per il ripiegamento, e determinano la formazione di una struttura distorta. Questo va ad alterare la posizione nello spazio e dunque l'espressione di geni altrimenti insospettabili, perchè posti lontano dalla mutazione (se si considera la sequenza lineare del Dna).

''Comprendere come avviene questa regolazione genetica a distanza è fondamentale per capire come si sviluppa il cancro - commenta Richard Houlston, docente di genetica molecolare e di popolazione all'Icr di Londra - e può essere molto utile per trovare nuovi modi per curare la malattia in futuro''.

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