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Renzi: "L’Italia riparte dalla scuola". Stop precari

PALERMO. Si deve introdurre un meccanismo del 5 per mille anche "per la cultura e per la scuola". Così il premier Matteo Renzi. "Daremo autonomia alle scuole in futuro, spero dal 2016, anche dal punto di vista economico. Sarà un meccanismo serio nel quale ciascun genitore e cittadino in dichiarazione dei redditi indica la singola scuola".

"Ascoltare tutti non vuol dire non fare più niente, sennò è paralisi, palude, lo stesso atteggiamento che ha bloccato l'Italia per 20 anni e che non consentiremo che continui". Così il premier Matteo Renzi all'iniziativa Pd sulla scuola.

"Lo so che gli addetti ai lavori non ne possono più e non si fidano della politica. La frustrazione degli annunci fatti cui non è corrisposto un impegno porta gli insegnanti a non crederci e questa è una partita difficile". Ma la responsabilità "è far ripartire l'Italia dalla scuola". Così il premier Matteo Renzi all'iniziativa Pd sulla scuola.

"Le classi pollaio sono inaccettabili", ha detto il premier. Così il premier Matteo Renzi all'iniziativa Pd sulla scuola.

Il premier parla anche delle riforme: "Qualcuno dice che di riforme ne stiamo facendo anche troppe, ma io credo che il meglio deve ancora venire". "L'Italia del 2030 non dovrà competere al ribasso sulle produzioni manifatturiere con i Paesi che hanno un costo del lavoro più basso". Così il premier Matteo Renzi all'iniziativa Pd sulla scuola.

STOP PRECARI. "Non ci saranno più precari. Dal prossimo anno ci saranno assunzioni solo per concorso". Lo ha assicurato il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, prendendo la parola all'iniziativa del Pd sulla scuola.  "Basta con la supplentite", "La didattica è importante se si ha continuità" ha detto Faraone.

CONTESTAZIONE?. "Se questa è una contestazione... Le contestazioni sono un'altra cosa". Così il premier Matteo Renzi, a margine dell'iniziativa Pd sulla scuola, risponde a chi gli chiede della contestazione subita nel corso del suo intervento. "Tanti insegnanti chiedono di parlare: ne abbiamo ascoltati migliaia e continueremo a farlo perché è naturale così", aggiunge.

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