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Libia, Renzi: "Non è il momento di un intervento militare"

Il presidente del consiglio aggiunge: "La vicenda è problematica, la seguiamo con grande preoccupazione e attenzione, ma non si passi dall'indifferenza totale all'isteria e a una reazione irragionevole"

ROMA. «Non è il momento per l'intervento militare, apprezzo molto che su politica estera non ci siano divisioni tra i partiti. Vedremo che fare quando sarà il momento ma è bene che sulla una situazione di politica estera delicata il paese non si metta a litigare». Così Matteo Renzi al Tg5. Sulla Libia occorre «saggezza, prudenza e senso della situazione. La vicenda è problematica, la seguiamo con grande preoccupazione e attenzione, ma non si passi dall'indifferenza totale all'isteria e a una reazione irragionevole».

«La Libia da tre anni è fuori controllo, noi lo abbiamo detto in tutte le sedi e in tutte le salse. Non è solo un problema italiano ma è un problema internazionale. La comunità europea se vuole ha tutti i mezzi per affrontare il problema.  Ma la comunità internazionale se vuole ha tutti gli strumenti per poter intervenire. La proposta è di aspettare il consiglio di sicurezza Onu. La forza dell'Onu è decisamente superiore alle milizie radicali».

«In Libia non c'è un'invasione dello Stato islamico, ma alcune milizie che combattevano lì hanno iniziato a fare riferimento allo Stato islamico anche per la capillare opera di comunicazione e persuasione».

 

Il premier Matteo Renzi ha avuto stamane un lungo colloquio telefonico con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Al centro del colloquio la lotta contro il terrorismo, con particolare riguardo alla situazione libica e ai passi politici e diplomatici, nel quadro del Consiglio di sicurezza Onu, per riportare sicurezza e pace nel Paese. - In un lungo colloquio telefonico il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha espresso al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi il suo cordoglio e solidarietà per le vittime uccise dall'Isis in Libia.

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