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Scandalo Hsbc, Falciani: "Non è finita qui, altre banche coinvolte"

Parla l'uomo che ha rivelato la lista: "L'obiettivo è far capire che esiste un sistema industriale che all'interno delle grandi banche private opera per aggirare le regole"

ROMA. "Non è finita qui. Abbiamo le prove di nuovi scandali. Altre banche saranno coinvolte". Hervé Falciani, l'uomo che ha rivelato la lista della Hsbc, in un'intervista al Sole 24 Ore promette nuove rivelazioni: "Abbiamo dato vita a una piattaforma internazionale per aiutare i 'lanciatori d' allerta'", e "siamo in contatto con persone che hanno fornito le prove di altri scandali che diventeranno di dominio pubblico e che riguarderanno anche la sfera bancaria. Stiamo lavorando con i sindacati francesi, con alcuni paesi africani e con le autorità del Belgio. Stiamo creando una rete internazionale che comprende anche la Spagna".

Commentando la pubblicazione dei nomi della sua lista, dice che il suo "obiettivo non è mai stato quello di far conoscere i nomi ma di far capire che esiste un sistema industriale che all'interno delle grandi banche private opera per aggirare le regole. È un sistema che conosce molto bene le leggi e che proprio per questo riesce a evitarle. E lo fa a tutti i livelli". In Italia - aggiunge - le regole "sono talmente complesse che rendono impossibile il contrasto all'evasione fiscale. I magistrati non hanno occhi per piangere e sono costretti ad archiviare le inchieste. Condoni e prescrizione sono state le due pietre tombali".

«Evasore fiscale io? Veramente dovrebbero darmi una medaglia!». Così - intervistato da Qn - Flavio Briatore parlando del suo nome finito sulla lista degli italiani coi conti in Svizzera: «Anzi, io un po' di quattrini li ho pure portati nel nostro Paese, sebbene notoriamente l'Italia non sia un paradiso per chi deve investire». Intervistato anche dalla Stampa, precisa poi che «evasore è chi prende soldi in Italia e li porta fuori per non pagare le tasse italiane. E non è proprio il mio caso. Posso avere conti dove operano le mie società. Anche in Svizzera, certo. Con tutte le autorizzazioni. E in Inghilterra, visto che là ho la mia residenza». «Non risiedo in Italia da quasi trent'anni», aggiunge, «non ho case in Italia. Nè conti correnti, a parte quelli del Twiga». «Prima di dare patenti da evasore fiscale a chiunque, si deve vedere - afferma - dove sono stati fatti i soldi. E io i soldi, se li ho fatti, li ho sempre fatti fuori dall' Italia».

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