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Ance Sicilia: 27 opere finanziate non vanno in gara

Pronti più di 3 miliardi di euro. I lavori dall'Autorità portuale di Messina all'ex Provincia di Ragusa, da opere fognarie alla depurazione dei reflui

PALERMO. Si va dall'Anas a Rfi, dall'Autorità portuale di Messina all'ex Provincia regionale di Ragusa, passando per il Contratto interistituzionale di sviluppo e per vari Comuni inseriti nella delibera Cipe numero 60 del 2012 che ha finanziato opere fognarie e di depurazione dei reflui. Sono 27 le opere pubbliche, tratte dall'elenco dei 118 interventi in stand-by redatto dall'Ance Sicilia nel 2013, che, secondo l'ultima ricognizione, sono dotate di progettazione definitiva o addirittura esecutiva e con fonte finanziaria certa, per un totale di 3 miliardi e 94 milioni di euro. Da tempo, dunque, queste opere sono pronte per andare in gara d'appalto. Ma, inspiegabilmente, ciò non accade e nessuno spiega perché.

L'elenco dettagliato, che comprende i link di rinvio alle notizie ufficiali delle amministrazioni di riferimento con l'indicazione esatta dello stato dell'arte, è stato trasmesso lo scorso 30 gennaio dall'Ance Sicilia al presidente nazionale dell'Ance, Paolo Buzzetti, perché lo sottoponga, con gli altri elenchi raccolti dal resto d'Italia, al Sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio, che ne aveva fatto esplicita richiesta. La speranze di Ance Sicilia è che l'intervento di Delrio possa finalmente rompere questo incantesimo e sbloccare la pubblicazione dei bandi di gara. È auspicabile, inoltre, che sia verificata l'esistenza di eventuali danni erariali, considerato che il mancato utilizzo delle risorse finanziarie stanziate da troppo tempo le pone a rischio di revoca, così come previsto, ad esempio, per quelle della delibera Cipe, che vanno impiegate entro il 2015.

 

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