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Pidocchi, regole e consigli per ridurre il contagio

ROMA. Evitare contatti testa contro testa durante il gioco a scuola, sui campi sportivi, ma anche al cinema. Non condividere vestiti, cappelli, caschi, bandane, auricolari, ne' spazzole e asciugamani, disinfettare poi pettini e spazzole in acqua calda per 5-10 minuti: sono questi alcuni dei consigli divulgati dalle Asl, attraverso i medici dell'assistenza sanitaria in collaborazione con i Pediatri di Famiglia, per promuovere la salute dei bambini e ragazzi che frequentano gli asili nido, le scuole dell'infanzia, le scuole di istruzione primaria e secondaria. Un problema quello delle lendini che c'e' tutto l'anno, e che negli Stati Uniti si stima colpisca dai 6 ai 12 milioni di casi. In Italia i casi sono di meno, ma comunque numerosi. ''Non abbiamo cifre aggiornate - spiega Luigi Greco, vicepresidente della Societa' italiana di pediatria - le ultime risalgono agli anni '70, e parlano di qualche migliaio di casi l'anno, ma ora sono probabilmente di piu', perche' ci sono piu' bambini scolarizzati e che vanno all'asilo nido e alla scuola materna.

Anche se ci sono picchi in autunno e primavera, i pidocchi colpiscono tutto l'anno. Negli ultimi anni il numero dei casi e' rimasto stabile''. Se ci sono tanti casi pero' non e' per mancanza di igiene, ma perche' il piu' delle volte il trattamento e' fatto male. ''C'e' l'idea errata - rileva il pediatra - che basti usare i prodotti sui capelli. Invece va fatta anche la sorveglianza, ispezionando i capelli bagnati e togliendo pidocchi e uova con un pettine a denti molto stretti, se non tutti i giorni, almeno ogni 2-3 giorni nelle 3 settimane successive al trattamento''. Purtroppo cominciano ad esserci anche i primi casi di resistenza ad alcuni farmaci per ''un loro uso non corretto - conclude Greco - Tuttavia, se il trattamento e' fatto bene, ed e' accompagnato dalla sorveglianza, il problema si risolve''.

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