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Vaccinazioni obbligatorie: mai così poche da 10 anni

ROMA. Netto calo in Italia delle vaccinazioni obbligatorie per i bambini: dall'antitetanica all'antipolio, nel 2013 la copertura tra i piccoli entro i due anni ha registrato una diminuzione che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha definito un «serio problema di sanità pubblica». Ed in calo è anche la vaccinazione, consigliata, contro il morbillo, tanto che gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno richiesto un incontro urgente a Lorenzin.

È un quadro allarmante quello che emerge dai dati del ministero della Salute relativi al 2013 e pubblicati dall'Istituto superiore di sanità (Iss), che evidenziano come le coperture vaccinali nazionali raggiungono il livello più basso degli ultimi 10 anni. In calo sono tutte le vaccinazioni ed in particolare il morbillo, nonostante il 2015 sia il termine ultimo fissato dall'Oms per eliminare questa malattia in Europa. L'Italia però è in ritardo, denuncia l'Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (Waidid), dopo un incontro a Copenhagen dell'Oms per fare il punto sulla campagna di vaccinazioni in UE. I dati italiani, rileva Waidid, «risultano ancora incompleti e per questo l'Oms, ha chiesto un incontro urgente con il ministro della Salute a marzo».

Il punto, avverte l'Iss, è che il «mantenimento di coperture elevate è fondamentale per prevenire epidemie ed evitare che si ripresentino malattie che sono state eliminate in Italia. È con preoccupazione quindi che si nota - sottolinea l'Istituto - una flessione delle coperture medie nazionali per quasi tutte le vaccinazioni». I dati del ministero si riferiscono alle coperture vaccinali a 24 mesi d'età, relative al 2013 (coorte di nascita 2011) e riguardano la maggior parte delle vaccinazioni offerte attivamente e gratuitamente alla popolazione, secondo il Piano nazionale della prevenzione vaccinale (Pnpv) 2012-2014, ovvero poliomielite, tetano, difterite, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae b, morbillo, parotite e rosolia. Tra queste, le prime 4 sono considerate vaccinazioni obbligatorie. L'andamento «in netta diminuzione delle coperture a 24 mesi», rileva l'Iss, «rende indispensabile interventi urgenti». In particolare, la vaccinazione esavalente (offerta ai bimbi entro un anno e che copre difterite, tetano, pertosse, epatite B, poliomelite ed emophilus B) registra un calo delle coperture, più o meno accentuato rispetto al 2012, in quasi tutte le Regioni. In Valle d'Aosta, Abruzzo, Molise e Calabria si registra un calo di oltre 1,5 punti percentuali nelle coperture per polio, difterite, tetano, pertosse ed epatite B.

Inoltre, in otto Regioni, che complessivamente hanno una popolazione target pari al 26% del totale, le coperture vaccinali sono inferiori al 95%. Anche la copertura per morbillo, parotite e rosolia è diminuita nel 2013 ed è pari all'88,1% contro il 90% del 2012. Proprio il calo delle coperture vaccinali per morbillo e rosolia, avverte l'Iss, «è più marcato rispetto alle altre vaccinazioni ed è stato registrato in tutte le Regioni». Varie le possibili cause del fenomeno: dall'errata percezione nella popolazione dell'importanza delle vaccinazioni all'effetto delle campagne mediatiche in atto contro i vaccini. Da qui l'allerta dell'Istituto, che auspica «interventi urgenti» e avverte: «L'andamento in netta diminuzione delle coperture a 24 mesi non può essere ignorato, anche alla luce delle recenti recrudescenze di malattie ritenute sotto controllo o eliminate».

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