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Celentano rilancia con Mattarella sulla grazia a Fabrizio Corona

"A Fabrizio Corona - scrive il cantante - è stata inflitta una pena così spropositata che neanche agli assassini veri viene applicata in modo così rigoroso"

ROMA. Nel giorno del giuramento di Sergio Mattarella, Adriano Celentano rilancia dal suo blog l'appello al presidente della Repubblica per Fabrizio Corona, ex re dei paparazzi, per il quale ha già chiesto la grazia all'ex Capo dello Stato Napolitano e, il 29 gennaio, al futuro inquilino del Quirinale.

«Lei forse non lo sa - scrive Celentano - ma le ho scritto quando ancora io non la conoscevo. E sono contento che sia lei, quel signore a cui mi sono rivolto per una grazia a uno dei tanti ragazzi che sbagliano e al quale, in modo spregevole e sconsiderato, è stata inflitta una pena così SPROPOSITATA che neanche agli assassini VERI viene applicata in modo così rigoroso. Questo ragazzo si chiama Fabrizio Corona, in carcere di massima sicurezza da più di due anni. Ha già duramente pagato per gli errori commessi ed è giusto. Ma non gli si perdona quella spavalderia che è tipica dei giovani quando ancora non sono 'SAGGI'. E purtroppo questa mancanza di saggezza è una malattia che sembra aver contagiato anche certi giudici che, nonostante l'età avanzata, pare abbiano perso completamente il senso della misura. Cosa, a mio parere, grave, poiché quando ciò accade (giovani o "giudici") è inevitabile l'insorgere di segni antisociali. E se il giudice ancora non si ravvede, "l'esuberante fotografo" lo ha fatto da tempo: si è pentito, ha riconosciuto il suo mal comportamento ed è cambiato. Ora, se pur ancor giovane, è un altro uomo!».

«Grazie Sig. Presidente e auguri per il grande lavoro che da oggi si accinge a svolgere per il bene del Paese!!!», conclude.

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