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Renzi: "Adesso turbo alle riforme, avanti anche senza Forza Italia"

Il premier parla dopo l'elezione del capo dello Stato. "Forza Italia non è importante dal punto di vista numerico ma per il concetto di riforme condivise. Ma se non vogliono, andiamo avanti lo stesso"

ROMA. «L'elezione del Capo dello Stato mette il turbo, non rallenta le riforme. Avanti tutta, io non passo i prossimi mesi a parlare con i partitini ma tra gli italiani per rimettere in moto il paese». Così Matteo Renzi, a Rtl, dopo l'elezione di Sergio Mattarella al Colle.

«Alla Camera Fi non è importante dal punto di vista numerico ma come idea di riforme condivise. Credo che Fi abbia interesse a starci ma non ha senso rimettere in discussione tutto, noi si va avanti comunque, se non vogliono andiamo avanti anche senza», ha aggiunto il premier, che ha continuato a parlare della situazione del centrodestra. «Il centrodestra ha divisioni al proprio interno, capisco. Anche il Pd le ha e le avrà ma Berlusconi ha detto che Mattarella è una persona assolutamente per bene».

«C'era chi si chiedeva chissà cosa ci fosse sotto il patto del Nazareno. Non c'è nulla. Dicevano: c'è sotto l'elezione del presidente della Repubblica, la giustizia...in Italia c'è il complottismo, le trame segrete, guardano troppo serie tv ed ecco il 'Nazareno 7'. No, le regole si scrivono insieme. Chi sospettava il patto segreto sabato ha avuto la risposta».

Proprio a proposito dell’elezione di Sergio Mattarella a capo dello Stato ecco il pensiero di Renzi: «Siamo molto contenti, l'elezione del presidente della Repubblica è un bel momento per tutti gli italiani . Poi ci sono le polemiche dei partiti che lasciano il tempo che trovano». «Non è che Napolitano fosse meno rigoroso o attento, evitiamo di mettere in mezzo il Capo dello Stato. Le riforme vanno avanti perchè servono all'Italia e agli italiani». È l'altolà di Matteo Renzi a Pier Luigi Bersani per il quale il nuovo capo dello Stato sarà puntiglioso nel vaglio delle riforme costituzionali.

«Oggi bisogna lavorare con calma, chi ha da leccarsi le ferite lo faccia ma non c'è bisogno di discussioni polemiche. Abbiamo eletto un galantuomo, il giorno dopo si deve rilanciare, le discussioni fanno vecchia politica. Siamo qui a governare l'Italia non a compattare le alleanze interne». Così Renzi, a Rtl, sui malumori di Ncd.

Renzi tratta anche l'argomento Fisco. «Sulla norma del 3% stiamo valutando, verificando, vedremo se cambiarla e come. Il senso è che se fai il furbo e ti becco ti stango, ti faccio pagare il doppio ma diamo corso al processo penale se c'è buona fede. Berlusconi non c'entra niente ma bisogna dividere tra gli evasori e chi fa errori in buona fede». Così il premier Matteo Renzi, a Rtl, difende la norma della delega fiscale che tornerà in consiglio dei ministri il 20 febbraio dopo le polemiche.

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