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Albanese fugge col figlio per unirsi all'Isis: denunciata dal marito

Una donna di origini albanesi, ma residente da anni nel lecchese, sarebbe fuggita in Siria portando con sè il suo figlioletto maschio di soli sei anni per unirsi ai terroristi dell'Isis.

LECCO. Una donna di origini albanesi, ma residente da anni nel lecchese, sarebbe fuggita in Siria portando con sè il suo figlioletto maschio di soli sei anni per unirsi ai terroristi dell'Isis. La donna, che viveva in un piccolo paese della provincia, a fine anno ha lasciato il marito e le due figlie più grandi in Italia, fuggendo con il piccolo verso la Siria. È stato il marito, anche lui di nazionalità albanese, a denunciare la vicenda ai carabinieri del comando provinciale di Lecco, che per il momento mantengono il più stretto riserbo sugli sviluppi del caso. Secondo quanto si è potuto apprendere, la decisione della donna sarebbe stata motivata anche dalle prospettive economiche promesse dall'Isis alle musulmane che vivono in Europa, perchè portino con sè i propri figli maschi da trasformare in terroristi.

Le indagini, per quanto è dato sapere, sono condotte dalla procura antiterrorismo di Milano con i carabinieri del Ros. Molti però restano ancora i lati oscuri della vicenda. Dalle comunità islamiche lecchese si ricavano per il momento solo delle voci frutto del passaparola. L'allontanamento della donna risalirebbe allo scorso mese di dicembre. Il marito, rimasto con le due figlie maggiori, avrebbe anche anche tentato di mettersi sulle tracce della moglie. Sarebbe addirittura partito alla volta della Siria, ma sarebbe poi stato respinto alle porte del Califfato, dove ritiene si trovi ora la donna. È così scattata la denuncia che ha messo in moto l'autorità giudiziaria italiana, mentre non è dato sapere se quella albanese abbia fatto altrettanto per trovare la donna

e il bambino.

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