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Influenza, parla l'esperto: «Dura 5 giorni, meglio trascorrerli a letto»

Il leader regionale dei Medici di famiglia: «Nel 2014 ci fu un’impennata di casi, ma temiamo che quest’anno andrà peggio: tutta colpa di quei falsi allarmi»

PALERMO. Per la maggior parte della gente, è solo influenza, banalissimo male di stagione che in qualche giorno se ne va. Non è esattamente così, invece, se si considera che, in Italia, ogni anno muoiono 8.000 persone a causa proprio dell'influenza. «Ecco perché la vaccinazione è raccomandata, soprattutto a particolari fasce di popolazione», dice Luigi Galvano, segretario regionale della federazione italiana Medici di famiglia.
Dottore Galvano, quest'anno la vaccinazione non è andata molto bene…
«È stato un disastro. C'è già un'impennata dei casi, molto più ampia dello scorso anno. Il 2014 non era stato particolarmente duro: la stagione in corso, invece, sarà molto più difficile. Quando il caso dei vaccini ritirati dal commercio si è sgonfiato, bisognava sottolineare a gran voce che tutto era risolto e che ci si poteva vaccinare tranquillamente. Purtroppo, non è stato fatto e ne piangeremo le conseguenze".
Come si presenta l'influenza vera e propria, quella diversa dai raffreddori e dalle sindromi parainfluenzali?
«I sintomi sono simili, ma c'è qualche importante differenza. Innanzitutto, la febbre è alta, al di sopra dei 38,5 °C, c'è forte mal di testa e tosse insistente, anche con difficoltà respiratorie. Come per le sindromi parainfluenzali, si presentano dolori muscolari, rinorrea (naso che cola, ndr). In qualche caso, specie nei bambini, si presentano disturbi gastrointestinali, come diarrea e vomito».


Come trattarla?
«Un soggetto sano può tranquillamente curarsi a casa. È importante controllare la temperatura. Attenzione: controllare, non abbattere. La febbre serve al sistema immunitario per sconfiggere il virus, quindi è utile. Va però abbassata usando il paracetamolo. Non occorrono dosaggi alti e, soprattutto, non se ne deve abusare».
Quando rivolgersi all'ospedale?
«La prima cosa da fare è contattare il proprio medico curante. Devono fare particolare attenzione le persone con patologie: problemi respiratori, cardiopatie, diabete. In caso di febbre prolungata, meglio andare in ospedale».
Gli antibiotici servono?
«In linea di massima no. Gli antibiotici curano le affezioni batteriche, non virali. Quindi, vietato il fai da te. L'antibiotico deve sempre essere prescritto dal medico. Ad esempio, è necessario se, dopo un paio di giorni dalla fine della febbre, questa ricompare: significa che in atto c'è un'infezione».
Qualche consiglio?
«L'influenza dura in media cinque giorni, meglio trascorrerli a letto. Bisogna assumere liquidi per evitare di disidratarsi, caldi e zuccherati, se non ci sono problemi di diabete. Fare piccoli pasti, frequenti e leggeri. E non avere fretta di tornare alla normalità: la convalescenza è importante».

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